In data 14 ottobre 2011 ha avuto luogo il terzo ed ultimo incontro tra Amministrazione e OO.SS. sulle previsioni contenute nella prossima Legge di stabilità e sui riflessi delle stesse sul Ministero degli Affari Esteri.
Come già rappresentato durante i precedenti incontri, il MAE subirà un taglio di 206 milioni di Euro nel 2012, di 71,8 milioni nel 2013 e di 93,4 milioni nel 2014. Analogamente a quanto accaduto per gli altri Dicasteri, i tagli non verranno applicati in maniera lineare, lasciando dunque all’Amministrazione degli Esteri la facoltà di decidere in autonomia su quali capitoli intervenire.
L’Amministrazione ha reso noto di aver individuato dei criteri a salvaguardia di capitoli ritenuti più “sensibili”, procedendo quindi per il 2012 nella seguente maniera:
NESSUN TAGLIO ai capitoli relativi al funzionamento del palazzo, Unità di Crisi, Cerimoniale, informatica e Ispettorato.
TAGLIO DAL 10 AL 19% ai capitoli relativi al funzionamento della Rete Estera nonché alle missioni politiche.
TAGLI PIU’ CORPOSI ai capitoli relativi ai singoli Centri di responsabilità (spese non rimodulabili, per le quali il MEF ha espressamente autorizzato il taglio), nella misura di ca. il 36% dei 206 milioni di Euro, nonché ai capitoli relativi ai contributi agli Enti non obbligatori (ridotti del 60%), per un risparmio del 33,3% rispetto ai 206 milioni di Euro.
PER QUANTO ATTIENE AI TAGLI SUL CAPITOLO ISE, lo stesso è stato decurtato per il 2012 complessivamente del ca. 22,4% (pari a ca. 46 milioni di Euro) , producendo i seguenti effetti:
• INDENNITA’ DI SERVIZIO ESTERO: avrà luogo una decurtazione dell’1,5% per tutti (diplomatici, ex AAFF, ivi inclusi gli insegnanti all’estero, personale dell’Arma, esperti ecc.) quale “contributo di solidarietà”;
• INDENNITA’ DI RAPPRESENTANZA: la stessa verrà ridotta del 50% per i Capi missione e del 65% per i Vice capi missione e reggenti, mentre sarà azzerata completamente per tutte le restanti figure professionali apicali;
• INDENNITA’ DI PRIMA SISTEMAZIONE: la stessa verrà ridotta del 50% per i Capi missione titolari di residenza di servizio, dell’85% per tutti coloro i quali sono in trasferimento da estero su estero e dell’80% per coloro i quali dall’estero rientrano a Roma.
A ciò, si aggiungono i “congelamenti” di 48 posti funzione già vacanti (nessuno di questi riguarda settori sensibili quali quello contabile e visti), nonché una maggiore attenzione nelle sostituzioni, che in linea di massima non verranno effettuate in maniera troppo ravvicinata.
E’ stato inoltre definanziato il capitolo relativo ai cosiddetti “Sportelli unici per le imprese”, che peraltro non sono stati mai attivati all’estero a sostegno delle imprese italiane, con un conseguente “risparmio” di ca. 14 milioni di Euro.
Per quanto attiene, invece, ai risparmi derivanti dalla razionalizzazione della Rete Estera, l’Amministrazione ha proceduto, seppure con molta cautela, ad una loro quantificazione per i prossimi 2-3 anni, prevedendo un importo oscillante tra i 3 ed i 10 milioni di Euro.
L’articolazione dei tagli che verranno posti in atto nel 2012 è da ritenersi definitiva, in quanto la stessa è stata già presentata al Consiglio del Ministri il 14 ottobre 2011.
La CONFSAL UNSA Esteri, pur consapevole del grave momento politico ed economico in cui versa il nostro Paese e ben cosciente del fatto che il taglio previsto dal Governo al nostro Dicastero è di portata tale che influirà inevitabilmente sul funzionamento dello stesso e sui lavoratori tutti, DEPLORA tuttavia, poiché profondamente ingiusti, i criteri adottati in ambito di:
aumento, a decorrere dal 2012 in poi, della fiscalizzazione delle retribuzioni del personale a contratto con il passaggio dell’imponibile al 75%;
tagli nel 2012 al capitolo ISE, in quanto privi di qualsiasi equità sociale. In un momento in cui, oltre alla necessità di risparmiare, vi è quella, altrettanto importante, di dare dei segnali al personale tutto, STRIDE la logica adottata dall’Amministrazione, secondo la quale un autista, ad esempio, debba subire la medesima percentuale di riduzione ISE rispetto ad un Capo di Ambasciata;
tagli nel 2012 all’ indennità di prima sistemazione,che, seppur applicati in maniera lineare su tutte le categorie di personale in movimento, graveranno maggiormente sulle fasce di lavoratori più deboli, in particolare in occasione di trasferimenti che implicano grandi distanze e disagi.
La CONFSAL UNSA Esteri ha inoltre messo in evidenza – come del resto più volte fatto nel passato – l’importanza del mantenimento in essere della Rete diplomatico-consolare e degli IIC senza apportare agli stessi ulteriori decurtazioni ed ha esortato l’Amministrazione degli Esteri a coinvolgere nell’approfondimento delle tematiche relative alla presenza italiana all’estero tutte le OO.SS. nonchè le competenti Commissioni parlamentari, affinché ogni scelta sia condivisa e vengano salvaguardati gli interessi della nostra collettività all’estero e dei lavoratori tutti, senza abdicare tout court alla nostra presenza istituzionale e alla promozione del nostro sistema Paese nelle varie regioni del mondo.
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