Italiani nel mondo, Della Nebbia (CGIE): “No a smantellamento Comites”

Circolano voci che ci sia un accordo per l'innalzamento del numero minimo di iscritti all'AIRE, dall'attuale 3000 a 10000… Italiani nel mondo ancora sotto attacco

“È da parecchio che si parla di una riforma della legge istitutiva del Comites. Il CGIE sarà impegnato durante la prossima settimana in una analisi seria e puntuale di tutte le proposte di riforma. Ci sono molte cose che dovrebbero essere corrette e altre da aggiungere, sono sicuro che il dibattito produrrà (se non un vero e proprio articolato) almeno delle indicazioni di massima molto utili al legislatore”. Così in una nota Valter Della Nebbia, presidente del Comites Houston e coordinatore dell’Intercomites USA.

“Quello che non può essere accettato e deve essere evitato a tutti i costi – ha sottolineato Della Nebbia -, è una qualsiasi riduzione del numero dei Comites. Circolano voci che ci sia un accordo per l’innalzamento del numero minimo di iscritti all’AIRE, dall’attuale 3000 a 10000, come condizione per la costituzione di un Comites nella circoscrizione consolare. Tale aumento porterebbe all’eliminazione di tanti Comites (due negli USA). C’è chi è disposto a sacrificare la rappresentanza sull’altare del risparmio. Noi No”.

Della Nebbia ha spiegato nella nota che “l’intercomites USA, riunitosi a Miami lo scorso 4 marzo, ha votato all’unanimità per mantenere il numero minimo a 3000. Si ricevono informazioni simili dall’Australia, dal Canada e dal Sud Africa (non a caso Stati con Grande estensione territoriale). Un plauso va ai consiglieri del CGIE Arcobelli, Papandrea e Pinna che immediatamente senza indugi e con convinzione si sono schierati con i Comites e si sono resi disponibili per difendere lo status quo”.

Il presidente del Comites Houston e coordinatore dell’Intercomites USA vuole “sensibilizzare tutti i consiglieri del CGIE che dovranno votare per questo cambiamento a riflettere e considerare le conseguenze della votazione. La stragrande maggioranza dei Comites (se non tutti) dell’area Anglofona è contro l’innalzamento. Vorrei inoltre invitare i parlamentari eletti all’estero – ha concluso Della Nebbia – ad attivarsi presso tutte le sedi appropriate per evitare che ‘inavvertitamente’ con un cambio dei requisiti minimi, di fatto si riduca la nostra rappresentanza”.