Il deputato Ricardo Merlo e il senatore Claudio Zin, parlamentari italiani del MAIE, residenti in Argentina, sono stati ricevuti ieri mattina dal presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina Juan Carlos Fábrega, nella sede dell’ente argentino. Al centro dell’incontro, la questione del pagamento in pesos delle pensioni INPS ai titolari di tali benefici, residenti in Argentina.
Merlo e Zin, continuando la loro azione nella ricerca di una soluzione politica alla questione, hanno spiegato al titolare della Banca Centrale argentina, il quale era accompagnato da Eduardo Barbier, direttore dell’ente, i gravi disagi che in molti casi provoca l’impossibilità per i pensionati INPS di accedere agli euro inviati dall’Italia. Da parte sua Fábrega e Barber si sono detti a conoscenza della situazione ed hanno assicurato che la stessa viene analizzata attentamente, mentre si cerca una soluzione.
Merlo e Zin hanno spiegato l’ingiusta situazione di disagio che subiscono tanti italiani che vivono grazie alla pensione pagata dall’ente previdenziale italiano, che in molti casi è indispensabile per sopravvivere dignitosamente o in altri casi, serve per poter rientrare ogni tanto in patria o per aiutare figli o nipoti, che attraversano con difficoltà l’attuale situazione
economica argentina. Quindi hanno chiesto una soluzione che consenta a tanti pensionati italiani di accedere agli euro oppure di poter riacquistarli.
Questa situazione si è creata dopo che, quasi due anni fa, le autorità monetarie di allora decisero la chiusura del mercato
valutario al pubblico. Negli ultimi mesi dell’anno scorso e inizi di quest’anno, la situazione del mercato valutario era diventata esplosiva, ma grazie alle misure prese da Fábrega, nominato alla presidenza della Banca Centrale nel mese di novembre dell’anno scorso, è rientrata l’emergenza, almeno per quanto riguarda il mercato delle valute estere.
Il senatore Zin ha consegnato una cartella nella quale viene descritta la situazione dei 33.789 pensionati INPS nell’argentina che, in media, percepiscono una pensione di 356 euro mensili. Merlo e Zin pur se soddisfatti per i risultati della riunione, sostengono che continueranno a cercare una soluzione definitiva alla vicenda.
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