Un intervento del presidente della Regione Calabria per contribuire alle spese mediche per Carlo Iannuzzi, ingegnere informatico di 29 anni di Roccella Ionica emigrato in Argentina all’inizio dell’anno e rimasto ferito gravemente il 27 novembre scorso in una tentata rapina a Buenos Aires. A chiederlo sono i componenti del comitato "El Puente per Carlo", costituito a Roccella proprio per aiutare il giovane.
In seguito all’aggressione, e’ scritto nella lettera aperta ad Oliverio, "il dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e’ stato interpellato sia dal Console Generale Riccardo Smimmo sia dalla deputazione italiana eletta all’estero, nella persona di Ricardo Merlo, al fine di chiedere un intervento a sostegno delle spese per le cure mediche di Carlo. Il Comitato ha, da parte sua, inviato una relazione al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Ad oggi, tuttavia, non e’ stato possibile registrare nessuna risposta dalla Regione, dunque, ne’ il Consolato ne’ l’on. Merlo e tantomeno il Comitato sono a conoscenza delle procedure da seguire per avviare atti amministrativi risolutivi sul caso Iannuzzi".
"Carlo – prosegue la nota – dopo l’aggressione, avendo riportato un forte trauma cranico, versa in stato di malattia all’Hospital Italiano di Buenos Aires, ovvero in una clinica privata perche’ l’ospedale statale in cui e’ stato inizialmente ricoverato si e’ dimostrato inadeguato per affrontare l’emergenza. E’ stato il Consolato a suggerire il trasferimento che e’ avvenuto previo consenso della famiglia. Attualmente Carlo si trova a dover rendere ai medici 50 mila euro; i costi sono pero’ destinati ad aumentare, tenuto conto del fatto che il processo di recupero del complesso della facolta’ cognitive e senso-motorie si preannuncia lungo e faticoso".
Adesso, a un mese dai fatti, conclude la lettera aperta ad Oliverio, "il Comitato ‘El Puente per Carlo’ chiede un suo intervento affinche’ si capisca come la Regione Calabria intenda prendere posizione su un evento del tutto grave ed eccezionale al fine di attivare i canali politico-istituzionali in grado di produrre atti a tutela del diritto alla salute e alla cura".
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