Si è tenuto lo scorso sabato 31 agosto, a Buenos Aires, il terzo Congresso del MAIE Sud America. All’appuntamento hanno partecipato dirigenti MAIE provenienti da tutta l’America Meridionale: oltre 120 delegati del Movimento Associativo Italiani all’Estero che hanno contributo alla discussione, focalizzata soprattutto sui temi che riguardano più da vicino i connazionali residenti in America Latina, come l’assistenza sanitaria per gli italiani più bisognosi o la questione della “pesificazione” delle pensioni italiane. A conclusione dei lavori, è stato redatto un documento – che verrà diffuso nelle prossime ore – nel quale vengono messe nero su bianco le idee del MAIE Sud America, i suoi princìpi e valori.
L’On. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, raggiunto telefonicamente a Buenos Aires da ItaliaChiamaItalia, si dice “molto soddisfatto” per come si è svolto il congresso e “dalla presenza di una quantità di delegati provenienti da Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay, Venezuela, Perù”. In alcuni casi, sottolinea Merlo, qualcuno è stato disposto e percorrere oltre mille chilometri per essere presente al Congresso, “e questo mi riempie di orgoglio e felicità: significa che chi fa parte del MAIE crede davvero nel nostro progetto, sente il desiderio di partecipare e di farlo con passione e entusiasmo”.
Merlo dà molta importanza al documento finale stilato a conclusione dei lavori: “cominciamo ad avere la nostra dottrina, il nostro corpo di idee, che danno spessore al lavoro portato avanti fin qui”.
Durante il congresso non si è parlato di alleanze: “non è ancora il momento”, spiega il deputato a Italiachiamaitalia.it, “in Italia la confusione politica è alle stelle. Mi auguro che con la ripresa si possa capire meglio la situazione. Noi a Buenos Aires abbiamo lavorato, guardiamo al territorio, a tutto il Sud America, continuiamo a lavorare per fare crescere il nostro movimento sempre più”.
Al Congresso MAIE Sud America non si è parlato nemmeno di Imu: “è un problema poco sentito qui, ma quando torneremo a Roma noi del MAIE, insieme agli eletti all’estero degli altri partiti, se vorranno seguirci, faremo di tutto per eliminare la discriminazione nei confronti degli italiani all’estero. Voglio ricordare ai lettori di ItaliaChiamaItalia che fra gli 8 punti cardine del MAIE c’è anche l’abolizione dell’Imu per la prima casa degli italiani residenti all’estero. Tuttavia, noi non vogliamo fare solo fumo, come fanno altri: ordini del giorno e comunicati non bastano. Noi vogliamo una legge: vogliamo che una volta per tutte sia chiaro che la prima abitazione in Italia degli italiani nel mondo deve essere considerata tale, sotto ogni punto di vista”.
Il governo Letta sembra scricchiolare sempre di più. Un ritorno alle urne è possibile, a breve? Merlo ha le idee chiare: “noi saremmo pronti per nuove elezioni domani mattina. Ma non voglio dirlo, perché sembra che così facendo io spinga per il voto. Non è così. Andare al voto con l’attuale legge elettorale vorrebbe dire tornare ad avere gli stessi problemi dopo le elezioni. Dunque, il MAIE continua a lavorare come sempre ha fatto, in attesa di capire cosa succederà nei prossimi mesi”.
A colloquio con ItaliaChiamaItalia, Merlo annuncia un Congresso MAIE Giovani in Brasile, prima di Natale, e anticipa anche un’iniziativa che dovrebbe tenersi a Roma nelle prossime settimane, probabilmente alla fine del mese di ottobre: un incontro con i dirigenti politici del MAIE, insieme a esponenti di associazioni e fondazioni italiane, che hanno dimostrato interesse per il Movimento Associativo Italiani all’Estero. Sul tavolo, le prossime sfide elettorali: in primo piano, le Europee 2014.
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