Laura Garavini è pronta al grande salto. Da parlamentare italiana a ministro dell’Assia, una regione tedesca. Eletta all’estero, nella ripartizione Europa, e residente proprio in Germania, Garavini è da sempre una guerriera rossa all’interno del Partito Democratico. Nei suoi comunicati, nelle sue dichiarazioni, c’è sempre tanto antiberlusconismo, tanto rosso comunista, tanta falce e martello. Eppure in un recente articolo, apparso su una testata giornalistica tedesca, Garavini le canta al Pd di santa ragione: soprattutto, afferma che nel Pd “purtroppo ci sono troppe liti tra le correnti e troppi attacchi ai vertici”, cose “che appartengono al quotidiano”. Inoltre, aggiunge, in Italia vi è “molta emozionalità”, anche se poi, “due giorni dopo, nessuno si ricorda più dei motivi che hanno causato tale emozionalità”. Della serie “parlar male del mio Paese oltre confine mi piace e come”.
Sia bene inteso che la politica italiana, con il suo caos, è per la parlamentare Pd “una buona scuola, per mantenere la calma in tempi irruenti politicamente". Avete capito? Garavini viene a scuola da noi e poi se ne va in Germania, pronta a fare il ministro. Forse un altro caso di “cervello in fuga”, visto che di questi tempi l’emigrazione è tornata ad essere più che mai protagonista, nel senso che sono sempre più gli italiani che cercano lavoro oltre confine.
Laura Garavini un lavoro nello Stivale ce l’ha, e anche molto ben retribuito. Eppure, nell’articolo citato si dice – fra le altre cose – che il candidato alle elezioni della SPD, in caso di vincita, vuole nominare quale Ministro della Cultura ed Integrazione in Assia proprio Garavini, sulla base delle competenze ed esperienze acquisite dalla medesima. Attualmente le proiezioni elettorali mostrano in Assia una CDU avanti di 2 punti rispetto alla SPD, tuttavia il risultato elettorale potrebbe risultare favorevole alla candidata Garavini.
“CAPPUCCINO E CORNETTO” La cosa più interessante è l’ultimo capitoletto, intitolato “Cappuccino e Croissant alla crema”. Già, perché a Laura più di ogni altra cosa, dell’Italia mancherà il suo bar preferito e la colazione a base di cappuccino e croissant alla crema. Certo, in Italia lascerà anche "molti cari colleghi, che lavorano con impegno e passione per fare dell’Italia un paese migliore, più moderno", ma volete mettere una buona colazione all’italiana? Senza prezzo. Lei, Garavini, è pronta a un cambio radicale. Una decisione, spiega, non contro l’Italia, “ma a favore della Germania”. Chissà. Vai Laura, vai, e cerca il tuo destino: non vorrai mica restare in Italia, una tra i mille peones parlamentari, quando in Assia potresti fare il ministro? I tuoi elettori, quegli italiani all’estero che ti hanno votato, se ne faranno una ragione. E che importa se sarai criticata da qualcuno per la tua scelta: la vita è una e le occasioni vanno prese al volo, non è così? Una cosa è certa, però: cappuccino e cornetto come in Italia, in Germania scordateli.
































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