Anche se non significa che verranno ritirati dai negozi, un ayatollah iraniano ha dichiarato che i manichini nelle vetrine sono ”proibiti” sferrando un nuovo attacco alla corrotta – ma incombente – cultura occidentale. ”Questo e’ haram”, quindi ”proibito”, ha scritto l’ayatollah Makarem Shirazi rispondendo ad una domanda sull’uso dei manichini nei negozi che, secondo quanto sottolineava lo stesso interlocutore, attraggono i clienti ma anche ”provocano” i loro bassi istinti in ossequio alla ”cultura straniera”.
L’ayatollah ha precisato che, secondo la sharia, la legge islamica, il denaro che si guadagna esponendo vestiti sui manichini e’ quindi non proprio proibito ma comunque ”abominevole”. Gli ayatollah, pur senza fare giurisprudenza o diritto, forniscono costantemente indicazioni ai credenti su come comportarsi attraverso propri uffici appositi o siti internet che ricevono le missive cartacee o elettroniche con le domande, le quali possono essere poste anche di persona.
In Iran si vedono manichini nei negozi e, in abbondanza, anche in fiere di moda ufficiali. Oltre a sostenere vestiti femminili molto casti perche’ connotati sempre da un soprabito indicato col francesismo ”manto”’, di norma indossano anch’essi il ”rusari”’, il velo islamico che copre i capelli e lascia scoperto il volto. Sono ancora in circolazione manichini che, per rendere incompleta la figura femminile, hanno la testa tagliata per obliquo. A conferma della doppia morale divisa tra pubblico e privato che talvolta traspare nella societa’ iraniana, soprattutto a Teheran – ma solo nel chiuso di abitazioni – secondo voci in circolazione in maniera insistente si svolgono vere sfilate di moda con modelle discinte e bellissime, degne di una passerella parigina. La battaglia iraniana contro le espressioni della cultura occidentale ha molti obiettivi: dalle icone infantili, come Barbie, al Totocalcio, dalla cravatta a San Valentino, passando per le carte da gioco. Ad esempio queste ultime, pero’, come si e’ visto oggi ad un trafficatissimo incrocio di Teheran vengono vendute illegalmente ai semafori: e per giunta col dorso abbellito da sensuali volti di donna.
































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