Beppe Grillo in queste settimane sta girando l’Italia per sostenere i vari candidati del suo Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative.
Durante un comizio elettorale a Borgomanero, nel Novarese, di fronte a circa mille persone, il comico genovese ha voluto sottolineare come “il 97% degli italiani” sia contrario ai rimborsi elettorali, ma nonostante questo “ABC (Alfano, Bersani e Casini, ndr) li vogliono lo stesso. Il tesoriere del Pd ha addirittura detto che li ha già spesi. Le banche a loro anticipano i soldi, ma alla gente non fanno il mutuo".
"Noi – ha aggiunto il leader del Movimento 5 stelle – avevamo diritto a 1,7 milioni e non li abbiamo presi. Non vogliamo soldi di refurtiva".
Grillo parla anche di Imu, una tassa che considera “un’istigazione a delinquere, uno strumento con cui ‘Rigor Montis’ vuol far pagare, applicando quello che aveva già fatto ‘Tremorti’, il debito pubblico al patrimonio privato. Il mio commercialista – ha aggiunto scherzosamente – ha dovuto prendere un calmante quando si e’ trattato di calcolarla".
Beppe Grillo ha dunque annunciato che se potesse farebbe "una legge che dice che la casa non e’ ipotecabile da nessuno".
Il leader del Movimento se la prende ancora con i partiti: li accusa "di aver portato il Paese alla fame. Per questo dobbiamo fare un processo pubblico per fare in modo che riportino tutti i soldi che si sono mangiati, fino all’ultima lira". "Ci vuole – ha spiegato – un processo pubblico. Si tirera’ a sorte una giuria di cittadini incensurati e determineremo come farci ridare tutti i soldi che hanno rubato e come indirizzarli a qualche lavoro sociale".
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