Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), modificato solo nel numero degli elementi, ma non nelle primarie finalità, ha fatto il suo tempo. Sia sotto il profilo politico, che operativo. Da tempo, ci siamo attivati nel proporre una struttura più attuale. Ci riferiamo all’Ufficio per le Politiche Sociali degli Italiani nel Mondo (UPSIM). Organismo indipendente dal MAECI e direttamente referente della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tranne che per qualche funzionario di “collegamento” con le strutture dell’Esecutivo, tutti i suoi Membri dovrebbero essere eletti all’estero e con carica ”ordinaria” quinquennale non rinnovabile. Gli attributi, per i quali stiamo selezionando un gruppo d’esperti, dovrebbero essere quelli consultivi obbligatori per tutti quei provvedimenti che potrebbero interessare i Connazionali oltre frontiera.
Come a scrivere che, per certi provvedimenti legislativi, nel testo dovrebbe apparire “sentito il parere dell’UPSIM”. Tanto per rilevare che la questione è stata, prevenhtivamente, esaminata dai diretti delegati dell’Ufficio in questione.
Questa è, come da sempre, la nostra proposta che, una volta trasformata in disegno di legge, potrebbe essere portata in Parlamento prima del Referendum Istituzionale.
































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