Francesco Storace, Segretario Nazionale de La Destra, sul sito del partito interviene con un articolo nel quale scrive, fra le altre cose, di “un’Italia senza bussola” dopo le consultazioni al Quirinale. Ma anche senza “destra al Colle”. Sì, perché “nella giornata in cui il presidente della Repubblica si e’ autochiamato ad assumere un’iniziativa legata al fallimento di Bersani, non un solo esponente della ormai vecchia An e’ salito al Quirinale. Ne’ col Pdl (con Berlusconi c’erano Alfano, Schifani e Brunetta), ne’ ovviamente con la Lega. I Fratelli d’Italia non sono stati chiamati e del resto con i cronisti avrebbe parlato solo Crosetto”. Ecco che dunque “manca ogni traccia della destra italiana (come se fosse disintegrata) e manca pure la politica. Si fatica contemporaneamente ad individuare l’orizzonte, un futuro per la Patria, appesa alle manfrine interne al Pd e ai guizzi di Beppe Grillo”.
Bersani? “Napolitano ha dovuto prendere atto” che per il leader del Pd è finita una volta per tutte. Ora tocca a Napolitano decidere cosa fare: “Il premier a cui pensa lo prenda comunque dal Parlamento neoeletto, chè sarebbe davvero pessimo concludere una legislatura con un tecnico rivestito da senatore a vita e ricominciare quella nuova con un altro non proveniente dalle liste elettorali. Di governi illuminati non ne vogliamo più sapere”.
Si provi a formare “un governo di scopo”, altrimenti subito al voto: “Ma fate capire agli italiani che comunque il loro voto deve tornare a contare. Forse, per farlo capire a tutti, serve proprio una forza di destra, renderla visibile”, per questo “ci vuole politica. Politica vera. Politica di destra. Dobbiamo tentare di ricostruire. Ma bisogna che ce ne sia la volontà”.
































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