Mariastella Gelmini boccia la proposta del governo di cambiamento di Pier Luigi Bersani e definisce "sterile" la posizione del Pd di non voler aprire un confronto con il Pdl di cui Berlusconi rimane leader per volonta’ degli elettori. Ospite a Omnibus su La7, l’ex ministro spiega: “E’ una posizione irrispettosa dell’esito elettorale ma anche delle sorti del Paese, perche’ rischia di far correre all’Italia gravi pericoli e di mandarla a sbattere. Oggi nessuno si illude che sia facile un governo Pd-Pdl, perche’ le posizioni sono molto distanti ma e’ altrettanto vero che garantire stabilita’ e governabilita’ al Paese e’ un dovere e la posizione di Bersani porta molto facilmente al voto, e andare al voto senza aver compiuto passi in avanti significa che qualcuno magari vincera’ le prossime elezioni ma lo fara’ sulle macerie del Paese".
Secondo Gelmini "la posizione di Bersani e’ dettata dalla debolezza e da una mancanza di visione". Quanto alla non disponibilita’ del Pd nei confronti del Pdl, Gelmini, dopo aver citato Gramsci "secondo cui la non disponibilita’ a confrontarsi non e’ sinonimo di superiorita’ ma di inferiorita’" ha commentato: "C’e’ il solito pregiudizio nei confronti del berlusconismo e una difficolta’ di ammettere che Berlusconi e’ il leader del centrodestra. La sinistra vorrebbe consegnarci un altro leader – ha concluso – ma Berlusconi e’ li’ perche’ gli italiani lo hanno votato, non perche’ e’ stato imposto", quindi "e’ sterile non ammettere la realta’ e non volersi confrontare con il Pdl".
































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