"Penso voteremo non prima del 2015. In Italia c’e’ grande crisi di potere, questo lo sappiamo. Comanda Napolitano, indubbiamente, e per fortuna, c’e’ una persona alla quale rivolgersi." Lo afferma il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricala’ a ‘Mix24′ di Giovanni Minoli su Radio24. "Ho sentito parlare di rimpasto a gennaio, ma non ci credo. Il Governo resiste perche’ non credo che Berlusconi voglia togliere completamente la corrente". E sulla separazione tra Berlusconi e Alfano, spiega "nella storia del nostro pensiero politico sono sempre state ammesse, considerate bene, sia le scissioni, sia le aggregazioni. Questa tra Berlusconi e Alfano e’ una scissione benefica e quindi potrebbe essere una diversificazione di rischio”.
Sulla ‘bocciatura’ europea del piano economico italiano, Catricala’ afferma: "Andremo a Bruxelles a far capire: uno, che la legge di stabilita’ e’ rigorosa; due, che non ci possono strangolare con delle regole che sono inaccettabili. Questo 3% va interpretato bene”. C’e’ continuita’ fra il rigore metodologico di Monti e Letta? "Fra Letta e Monti c’e’ stata continuita’ nel rigore metodologico, un po’ meno nel rigore finanziario. Monti e’ stato piu’ rigoroso, pero’ e’ arrivato il momento di dare un po’ piu’ di fiato alla nostra economia”. Sulle dimissioni della Cancellieri, dice: "avrei votato contro le sue dimissioni, perche’ penso che non si sia comportata in modo disonesto. E quindi era da tenere li”’. Lei era dato con Berlusconi, resta con lui? Dove si mette? "Io non sono dato con nessuno, perche’ sono un tecnico al servizio del Paese e sto con i cittadini. Resto e faccio il mio dovere”.
































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