Francesco Corallo, il cosiddetto ‘re delle slot machine’, si è costituito dopo quasi un anno e mezzo di latitanza trascorsa nella Repubblica Dominicana. Ieri si e’ consegnato alle forze dell’ordine all’aeroporto di Roma Ciampino, dopo essere atterrato con un volo privato arrivato da Santo Domingo.
Destinatario nel maggio 2012 di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Bpm, quando era guidata da Massimo Ponzellini, Corallo sarà sentito per rogatoria dal gip di Roma. Il gip milanese Maria Cristina Di Censo che nel maggio 2012 emise l’ordine di custodia cautelare in carcere ha delegato i colleghi della capitale a svolgere l’interrogatorio per poi trasmettere il verbale a Milano.
Francesco Corallo, 53 anni, è il titolare della Bplus Giocolegale ltd (già Atlantis), la più grande società di slot machine in Italia e all’estero, per un giro d’affari da 30 miliardi ogni anno. E’ accusato di associazione per delinquere e corruzione nel procedimento in cui è coinvolto anche Massimo Ponzellini, ex presidente della Bpm, arrestato sempre nel maggio 2012 per i finanziamenti concessi alle società riconducibili a Corallo.
Ponzellini era finito agli arresti domiciliari accusato, tra le altre cose, proprio di un finanziamento sospetto da circa 150 milioni di euro concesso alla societa’ Atlantis/B-plus per comprare nuove slot machine, in cambio di una presunta mazzetta da oltre 1 milione di euro girata all’ex presidente di Bpm e la presunta promessa di 3,5 milioni di sterline. Corallo, che deve rispondere anche di associazione per delinquere – il reato di corruzione, inizialmente contestato, e’ caduto poiche’ Banca Popolare di Milano mesi fa ha rimesso la querela – e’ rimasto latitante per 14 mesi ai Caraibi.
































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