Con un investimento da 50 milioni di dollari, il gruppo chimico farmaceutico Flamma ha ufficialmente inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Dalian, nella provincia cinese del Liaoning.
L’impianto – scrive L’Eco di Bergamo -, raddoppia la capacità produttiva del gruppo in Cina e rappresenta un tassello strategico nella visione di lungo termine dell’azienda bergamasca, attiva nella produzione di principi attivi farmaceutici.
Alla cerimonia di apertura hanno preso parte l’ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, e le autorità locali, a sottolineare il rilievo geopolitico dell’operazione.
«Flamma è presente sul mercato cinese da oltre 30 anni – ha ricordato il presidente e amministratore delegato Gianpaolo Negrisoli – inizialmente per l’approvvigionamento di materie prime, poi con l’apertura di strutture di ricerca e sviluppo a Shanghai e Dalian.
Oggi Flamma Honkai, interamente posseduta e gestita da noi, rappresenta un perfetto connubio tra i valori e le competenze di Flamma e l’efficienza del team cinese.
Questo approccio ci ha permesso di ottenere risultati importanti, tra cui l’approvazione dell’autorità regolatoria cinese dei farmaci (Nmpa), una crescita molto significativa in termini di fatturato, personale e tecnologie disponibili, e soprattutto il riconoscimento da parte di molte delle top 20 società farmaceutiche mondiali».
Fondata a Bergamo nel 1950, Flamma produce per le principali multinazionali farmaceutiche principi attivi utilizzati in farmaci altamente innovativi, spesso destinati a patologie rare o ultra-specialistiche.































