Lo avreste mai detto? Facebook non è solo lavorare sui social network e in Rete, non è nemmeno solo cazzeggio. Facebook fa anche bene alla salute mentale, soprattutto a quella delle persone anziane. Secondo una ricerca scientifica, infatti, questa nuova tecnologia, oltre a far diminuire il senso di solitudine, potrebbe diventare un’alternativa ai giochi online commercializzati per rafforzare l’acutezza mentale.
Il social network più famoso e diffuso al mondo non è solo roba da giovani. E proprio ai meno giovani Facebook è ancora più utile. Lo assicura uno studio dell’Università dell’Arizona, presentato al meeting annuale dell’International Neuropsychologival Society alle Hawaii: Facebook fa bene agli anziani. Lo studio è stato condotto dalla psicologa Janelle Wohltmann e ha dimostrato che adulti e anziani che usano il social network migliorano del 25% le capacità cognitive rispetto ai coetanei meno tecnologici.
La creatura di Zuckerberg aiuta gli over 65, che utilizzandola riescono a godere di maggiori abilità cognitive e di effetti positivi di percepire la presenza di una rete sociale di sostegno. Insomma, è come se Facebook fosse una vitamina, un qualcosa che porta benefici reali alle nonne e ai nonni che lo utilizzano. I vantaggi per le persone più in là con gli anni? La mente si mantiene allenata e giovane, il cervello interagisce con gli altri – anche se in maniera virtuale -, ma più di ogni altra cosa si crea un senso di appartenenza a un gruppo.
Davvero niente male. Gli anziani sono spesso coloro che si muovono meno, che preferiscono restare a casa, che non camminano più come una volta: Facebook dunque li aiuta anche in questo, a socializzare e a non sentirsi soli.
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