"Il Paese stenta a reagire. Un Paese che dovrebbe maturare invece coesione, moralita’, coraggio, che dovrebbe sentire il bisogno di uno scatto d’orgoglio, sapendo che nessuno da fuori aiutera’. Tuttavia dobbiamo essere fiduciosi, perche’ sara’ difficile, ma da questa crisi si puo’ uscire, garantendo intanto la sopravvivenza di questo governo, che dovrebbe introdurre pero’ elementi di forte novita’, nella sua politica. Non ci si puo’ accontentare di sopravvivere mantenendo la linea di galleggiamento. Galleggiare non aiuta". Cosi’ il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, in un’intervista a l’Unità.
Quanto alla durata dell’Esecutivo Letta, Epifani osserva: "Lo vedremo nei prossimi giorni. Vedremo quanto il Pdl vorra’ far pesare sugli equilibri politici il voto sulla decadenza di Berlusconi. E’ certo che non si puo’ continuare in uno stato di fibrillazione, in una situazione di perenne ricatto". Intanto pero’ il quadro sembra tingersi sempre piu’ di nero. "Non c`e’ nulla di imprevisto. Si sapeva – spiega Epifani – che il biennio 2013-2014 sarebbe stato dal punto di vista dell`occupazione il piu’ duro. Il governo prevede una crescita del Pil l`anno prossimo dell`uno per cento. Speriamo, ma non ci credo. Comunque le conseguenze sull’occupazione saranno nulle, mentre maturano crisi industriali e cedimenti nel settore dei servizi".
Infine, per il segretario dei democratici, "questo governo che deve rispondere alle domande di oggi, imponendosi un cambiamento di rotta. Ed e’ questo Paese che deve riscoprire ambizione, vicinanza, voglia di agire. Purtroppo restiamo sospesi, sul filo di corda, in attesa che si chiarisca il destino di Berlusconi e si chiariscano le scelte dentro il Pdl. Ed e’ una attesa con conseguenze ogni giorno piu’ gravi".
































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