"Ho scelto davanti a 3,2 milioni di notai. La nostra coalizione e’ con Vendola, Nencini e Tabacci, e durera’. Altre coalizioni che vedo in giro non so se dureranno". Così Pier Luigi Bersani, leader Pd, intervistato da Ferruccio De Bortoli e Giovanni Floris su Corriere.it, rispondendo alla domanda sulla scelta tra Monti e Vendola. Bersani, che si sente la vittoria già in tasca, ha spiegato di non volere essere unico uomo al comando una volta a Palazzo Chigi. Anzi, guardando al passato, sottolinea che nel 2006 “non fu una gran trovata” prendere tutte le cariche dopo la vittoria del centrosinistra alle elezioni. "Non parto mai con questo principio. Dove la legge dice che ci vogliono i due terzi ha un senso. Poi non vuol dire che ci si arrivi perche’ ci puo’ essere chi interpreta la legge in modo fazioso. Ci vuole un colloquio, si parte da lì”.
Berlusconi ha effettuato il “sorpasso” sul centrosinistra? “Berlusconi rianima i suoi, ma non credo al sorpasso. Lui parla di sorpasso ma e’ andato contromano. Non ho affatto rincorso Berlusconi, ma quando sento parlare di 4 milioni di posti di lavoro mentre ancora aspettiamo il primo milione, allora resto sbigottito. Non sottovaluto Berlusconi e la Lega, ma mi ritengo alternativo. Comunque non intendo avere nemici ma avversari”.
A proposito dell’ipotesi di una manovra finanziaria in primavera: "Non ho nessuna intenzione di fare manovre, e sto cercando di convincere i ministri tedeschi, quando mi capita, che e’ ora di finirla di fare manovre, perche’ andiamo tutti con il segno meno".
Intese con i grillini in Parlamento? "Faremo scouting, per capire se intendono essere eterodiretti o partecipare senza vincoli di mandato".
Il candidato premier del centrosinistra continua a mettere il tema del lavoro al centro di tutto: “Penso che per la gente il problema è il lavoro, naturalmente anche le tasse, ma il problema principale resta ovviamente quello del lavoro, perché uno che dice che vuol abbassare le tasse e poi mi aggredisce quando dico che deve girare meno contante, sta dicendo una cosa che non esiste".
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