DOPO IL REFERENDUM | Siragusa (M5S): “Ora riforma del voto all’estero, sì all’inversione dell’opzione”

“È necessario introdurre l’inversione dell’opzione di voto; inoltre, sarà a mio avviso indispensabile ridefinire le ripartizioni, al fine di renderle più omogenee”

Un momento dello scrutinio del voto estero in quella bolgia infernale che diventa Castelnuovo di Porto

“Nella circoscrizione Estero la vittoria del ‘Sì’ è stata schiacciante, confermando addirittura le percentuali previste già dai primi sondaggi di mesi fa (tra l’80 e il 90 %); non pare quindi che, a differenza di quanto avvenuto in Italia, ci sia stato un mutamento nell’opinione dei votanti, e un ingrossamento delle file del ‘No’“. È quanto afferma la deputata del MoVimento 5 Stelle Elisa Siragusa, eletta nella Circoscrizione Estero e membro della Commissione III alla Camera, che prosegue: “Le ragioni di ciò possono essere dovute a diversi fattori: tra questi, sicuramente la mancanza di una vera e propria campagna referendaria all’estero, dovuta alle vacanze agostane e alla crisi sanitaria”.

“Non è inoltre da escludersi che per alcuni connazionali questo potrebbe essere stato un voto di rivalsa contro una classe politica, e una gestione del Paese, che li ha in molti casi costretti a lasciare l’Italia”.

“Da adesso, comunque, si aprirà una stagione di riforme; tra quelle possibili, non è a mio avviso più rinviabile quella volta a riformare il voto degli italiani all’estero. L’imminente modifica della legge elettorale è un’occasione da non perdere. È necessario introdurre l’inversione dell’opzione di voto; inoltre, sarà a mio avviso indispensabile ridefinire le ripartizioni, al fine di renderle più omogenee”, conclude.