Angelino Alfano, parlando della riforma del lavoro durante una tavola rotonda con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, all’Academy di Confagricoltura, spiega: “Il nostro scopo non e’ mettere in difficoltà il Pd, ma fare una cosa giusta per l’Italia. Ci dobbiamo sforzare su ogni argomento per trovare la soluzione. Io non credo che Bersani e Pd si vogliano sottrarre alla riforma del mercato del lavoro”.
"Noi siamo per fare la riforma del lavoro – sottolinea il segretario del Popolo della Libertà -, anche se l’art. 18 non e’ l’elemento centrale. Dieci anni fa abbiamo provato a riformare il lavoro e c’e’ stato un clima feroce: sono passati dieci anni e siamo di nuovo al punto di partenza. Questi dieci anni li ha persi l’Italia". Secondo Alfano in questo momento c’e’ una situazione particolare in cui "i primi tre partiti del Parlamento sostengono il Governo. Se si riesce a trovare un’intesa tra tutti – ha aggiunto – per noi e’ meglio. Fare le cose d’intesa e’ meglio che in rottura”.
Alfano invita il governo a mettere al centro dell’agenda politica la crescita economica: “Bisogna mettere al centro la crescita e dopo fare tre tagli: alla spesa pubblica improduttiva, al debito e alle tasse. Se non faremo questo avremo sempre inseguito i nostri debiti e non avremo messo a posto l’economia. Questo credo che debba fare il governo nei prossimi 12 mesi”. Il segretario PdL si dice “molto, molto addolorato per i suicidi di imprenditori. Da mesi assistiamo a una catena così lunga di suicidi per motivi di difficoltà economica”. Le banche non possono abbandonare le imprese: "Le banche devono sforzarsi di fare il massimo che possono. E’ un appello perché facciano tutto quello che possono per dare una mano d’aiuto all’Italia in tempo di crisi".
Le tasse devono essere pagate da tutti, affinchè tutti possono pagare meno tasse: “E’ necessario condurre una lotta all’evasione che deve essere severa. Quando avremo completato il processo di lotta all’evasione sarà bene che tutti paghino". "La questione di un fisco troppo esoso per noi e’ centrale", ha aggiunto.
GIUSTIZIA, NON CEDEREMO SU RESPONSABILITA’ TOGHE "Non cederemo sulla responsabilita’ civile delle toghe. Stiamo lavorando perche’ si proceda alla legge contro la corruzione – già varata dal governo Berlusconi e porta la mia prima firma -, una legge che regoli le intercettazioni e la responsabilità civile per i magistrati. Chi sbaglia paga si deve applicare a tutti, non come avviene adesso, cioè a tutti tranne che ai magistrati".
PDL, PUNTO DI RIFERIMENTO AREA MODERATA “Il PdL è tornato a essere il punto di riferimento dell’area moderata. I sondaggi demoscopici di cui ci fidiamo dicono che il nostro partito ha superato la fase più critica, quella successiva alla fine del governo Berlusconi. Questo superamento di difficoltà – aggiunge Alfano – ci fa ben sperare sulla possibilità di proseguire su questa strada e andare lontano, fino ad arrivare al successo nel 2013”.
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