Continua a far paura la Costa Concordia, quel bestione del mare naufragato qualche giorno fa all’Isola del Giglio. Adesso si teme soprattutto che la nave possa affondare, a causa del maltempo, dei venti forti e del mare mosso, portando con sè le oltre 2mila tonnellate di gasolio, che potrebbero fuoriuscire e causare così un enorme danno ambientale, un vero disastro.
Il meteo è infatti una delle tante incongnite con cui dovranno fare i conti molto presto i soccorritori. Il vento nel pomeriggio si dovrebbe rafforzare, così come le correnti marine. Per i sub che stanno in queste ore ispezionando la nave è davvero un problema serio. In caso di mareggiata, infatti, il relitto potrebbe perdere la sua stabilità e scivolare sul gradino sottostante e precipitare a 70 metri di profondita’, inabissandosi completamente. Uno scenario che comprometterebbe sia i soccorsi, che le operazioni di svuotamento del carburante dai serbatoi. Gia’ ora il vento in zona sta girando a maestrale.
Venerdì e sabato saranno giorni ancor più difficili: previsto infatti un addensamento di nuvole che determinera’ un peggioramento delle condizioni meteorologiche anche nella zona dell’Isola del Giglio. Il Colonnello Paolo Ernani, meteorologo, spiega: "Il sistema nuvoloso, oltre ad apportare precipitazioni, favorira’ un’intensificazione dei venti, specialmente nella fascia oraria che va dalle 18 di venerdi’ alle 3 di sabato. Tali venti provenienti prevalentemente da nord, spireranno con un’intensita’ valutabile intorno ai 30/35 nodi e con punte anche superiori. I forti venti, inoltre, determineranno un sensibile aumento del moto ondoso in prossimita’ dell’isola, il cui mare diverra’ mosso o molto mosso". Insomma, quella dei sub e dei soccorritori è una corsa contro il tempo. Ancora non si sa quali tecniche si adopereanno per svuotare i serbatoi della nave e raccogliere il combustibile, certo è che se la Concordia dovesse inabissarsi allora la situazione diverrà molto più complicata.
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