Alla XXVII Edizione di Italia Direzione Nord, la rassegna di convegni istituzionali ideata da Fabio Massa, promossa e organizzata dalla Fondazione Stelline di Milano in corso presso Triennale Milano, il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha affrontato in un unico intervento temi culturali, politici e cittadini, difendendo la libertà della destra di discutere Pier Paolo Pasolini, criticando il consigliere del Quirinale Francesco Garofani, tornando sulla polemica con Gennaro Gattuso e ribadendo la necessità di una scelta rapida ma ponderata per il candidato del centrodestra alle comunali.
Sulla questione culturale ha dichiarato: “È come dire che su Giulio Cesare possono parlare solo gli antichi romani. La spocchia di chi pretende di essere proprietario di Pasolini è incredibile. Pasolini era un irregolare, non di destra né di sinistra: bastano le sue polemiche con i ragazzi del ’68 o la sua critica al consumismo. E fu il Partito Comunista a espellerlo per indegnità morale. Lasciateci parlare”.
CASO GAROFANI
Sul caso Garofani La Russa ha aggiunto: “Che la Meloni non c’entrasse niente era evidente. Si tratta di un consigliere che, in un contesto da tifosi, si è lasciato andare a ruota libera. Gli è stato chiesto di smentire e lui ha detto che erano chiacchiere tra amici. È legittimo criticarlo. Fosse stato uno di destra, oggi lo vedremmo appeso ai lampioni. Ha espresso desideri personali non degni del suo ruolo. Esprimo solidarietà al Presidente della Repubblica”.
GATTUSO? PERMALOSO, MA E’ UN GRANDE
Tono più leggero sul botta e risposta con Gattuso: “È permaloso ma è un grande. Il pubblico ha diritto di dissentire. Io quella polemica non l’avrei fatta se avessimo perso. Dopo la sconfitta con la Norvegia sono rimasto zitto, e poi Gattuso ha chiesto scusa”.
Al centro del suo intervento la partita più milanese: il destino di San Siro. “Il nuovo stadio è giusto, fa parte dell’evoluzione del calcio europeo. Ma finché non è pronto si gioca nel vecchio Meazza. Una volta realizzato il nuovo bisognerà capire se davvero lo abbatteranno. Io sono convinto che con una giunta di centrodestra si potranno offrire alternative alle cubature previste. Scommetto che resterà in piedi il glorioso San Siro, perfetto per concerti, squadre minori e grandi eventi”.
In chiusura, La Russa ha affrontato il capitolo comunali milanesi: “Prima lo scegliamo meglio è, ma bisogna sceglierlo bene. L’ultima volta abbiamo scelto una persona bravissima ma non preparata per quel ruolo. Stavolta serve una figura forte e pronta”.































