A dicembre 2013, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali fanno registrare una forte espansione: +7,1% per le esportazioni e +6,8% per le importazioni. Lo rendo noto l’Istat.
L’accelerazione delle vendite verso i paesi extra Ue riflette sia un generalizzato recupero dopo la forte contrazione congiunturale registrata nel mese precedente (-5,1%), sia la sostenuta dinamica tendenziale verso alcuni mercati, quali Stati Uniti (+17,3%) e Mercosur (+11,0%). L’incremento congiunturale delle esportazioni, diffuso a tutti i principali raggruppamenti, è particolarmente rilevante per l’energia (+41,1%).
Al netto dei prodotti energetici l’espansione permane elevata (+5,0%), mentre incrementi importanti si rilevano anche per beni strumentali e beni di consumo non durevoli (entrambi +5,7%). Anche dal lato dell’import la crescita congiunturale è estesa a tutti i comparti, con gli acquisti di beni strumentali (+12,0%) e di prodotti intermedi (+11,4%) in espansione particolarmente sostenuta. I dati relativi all’ultimo trimestre misurano una lieve crescita congiunturale delle esportazioni (+0,5%) dovuta all’energia (+9,2%), al netto della quale la variazione è pari a -0,1%. Nello stesso periodo, la flessione congiunturale delle importazioni (-2,0%) interessa tutti i raggruppamenti principali di beni, con l’eccezione dei prodotti intermedi (+2,8%). Su base tendenziale, a dicembre 2013, entrambi i flussi si confermano in crescita: +2,1% per le esportazioni e +0,5% per le importazioni. Per l’intero anno 2013 la dinamica delle esportazioni è lievemente positiva (+1,3%) e quella dell’import in forte flessione (-9,5%). Al netto dell’energia le variazioni sono pari rispettivamente a +2,4% e -2,6%. A dicembre 2013 il saldo commerciale risulta attivo per 3,4 miliardi.
Nell’intero anno il surplus raggiunge i 20,0 miliardi, a fronte di 0,8 miliardi nel 2012. Il forte incremento del surplus nel 2013 è dovuto, oltre al calo del deficit energetico (da -62,5 miliardi nel 2012 a -50,0 miliardi nel 2013), anche all’incremento dell’avanzo degli altri comparti, che raggiunge 70,1 miliardi a fronte di 63,4 miliardi nel 2012. Nel 2013 la crescita delle esportazioni è diffusa a tutti i principali mercati di sbocco a eccezione dell’India (-11,1%), della Svizzera (-10,8%) e della Turchia (-4,8%).
I mercati di sbocco più dinamici nel 2013 sono stati: Mercosur (+14,8%), Cina (+9,5%), Russia (+8,2%), Giappone (+7,0%), paesi OPEC (+6,3%) e paesi EDA (+5,4%). La flessione degli acquisti nel 2013 è diffusa a tutti i principali mercati, con l’eccezione di Russia (+9,5%), India (+6,0%), Turchia (+4,8%) e paesi Asean (+2,6%). Più marcata della media è la diminuzione delle importazioni dai paesi OPEC (-29,3%), dal Giappone (-19,5%) e dai paesi EDA (-9,9%). La flessione è invece più contenuta per le importazioni di beni dagli Stati Uniti (-8,8%), dalla Cina (-7,5%), dalla Svizzera (-4,1%) e dai paesi Mercosur (-3,9%). Nell’anno 2013 la bilancia commerciale presenta un rilevante disavanzo nei confronti della Cina (-13.282 milioni), della Russia (-9.259 milioni) e dei paesi Opec (-5.624 milioni). L’avanzo commerciale più consistente si rileva nei confronti degli Stati Uniti (+15.490 milioni), della Svizzera (+9.883 milioni), dei paesi EDA (+7.895 milioni) e Turchia (+4.576 milioni).
































Discussione su questo articolo