Balzelli, tasse, prezzi alti, fitti impossibili: alcune categorie di italiani non ne possono più. La pensione in particolare non basta, non riescono ad arrivare a fine mese senza portarsi dietro i debiti. Che crescono di giorno in giorno, di mese in mese. Vessati da una situazione economica impossibile, da questa crisi senza fine, voltano le spalle all’Italia. Se ne vanno a vivere all’estero, dove sfuggono alle tasse e la vita costa meno.
Ciao Italia, nasce la comunità di nuovi piccoli ricchi sparsi in Europa. Portogallo, Isole delle Canarie, Bulgaria. Tunisia e Marocco ora si portano un po’ meno, tirano poco, superfluo spiegare le ragioni. La crescente mancanza di sicurezza e quant’altro; i paradisi sono altrove.
Il trasloco degli italiani dall’Italia continua e si sviluppa, cresce, in maniera costante. L’Istat la dice lunga e sicura, i suoi dati sono meritevoli di credito e di considerazione. Ecco il primo: sono quasi mezzo milione gli italiani che vivono all’estero. Attenzione, che sono andati a vivere fuori Italia negli ultimi anni. Il popolo degli emigrati volontari, spontanei; nessuno li ha costretti a trasferirsi, solo i mille problemi italiani. Le tasse esorbitanti, i fitti impossibili, il costo della vita sempre più impraticabile, giorno dopo giorno. L’Inps ha registrato un poderoso aumento del sessantacinque per cento dei trasferimenti di residenza. E il dato è soggetto ad impennarsi, il trend è destinato a diventare un chiaro elemento di denuncia. Una significativa spia: gli over 60 in particolare scelgono di andare a vivere all’estero.
Il fenomeno si allarga a macchia d’olio e interessa tutto il territorio nazionale. Pensionati di tutta Italia scelgono di fuggire da quello che fu davvero il Belpaese. Ex imprenditori, stilisti in pensione, ex lavoratori e esodati appartenenti alle categorie più disparate. Gente che studia anche per capire in quale Paese straniero gli conviene andare a vivere.
Corrado, per dirne uno, sta meditando in questi giorni la decisione che lui ritiene possa cambiargli la vita. Pensionato dopo aver lavorato nel marketing finanziario, lascerà l’incanto della Toscana per stabilirsi nell’hinterland di Lisbona, Portogallo. “Il luogo ideale, culturalmente vivace, economicamente sicuro, che ti permette di volare presto in Italia se ti assale la nostalgia”. Le Isole Canarie, soprattutto Tenerife, sono tra le mete di vita preferita dall’esercito dei nuovi emigranti. Decisioni e scelte meditate che tendono a ricreare piccole comunità italiane in luoghi distanti dall’Italia.
La spinta è rappresentata dal fatto che l’Italia ha in vigore un centinaio di convenzioni bilaterali con altri Paesi in base alle quali è stabilito che “il pensionato è sottoposto al regime fiscale dello Stato di residenza”. (…) Per avere la residenza in questi Paesi bisogna risiederci almeno 183 giorni all’anno.
Ciao Italia perché Paesi come il Portogallo e la Bulgaria azzerano le tasse ai pensionati per dieci anni. In Tunisia, ora, si arriva al massimo al tre per cento. La cosa straordinaria è che, in generale, per i pensionati italiani è conveniente vivere in qualsiasi Paese d’Europa diverso dall’Italia. Da noi, l’aliquota media è intorno al venti virgola sette per cento; in Spagna,
tanto per usare un esempio vicino a noi, l’aliquota è del nove virgola cinque per cento; il sette nel Regno Unito, il cinque e due in Francia, lo zero virgola due in Germania.
Lo scatto d’interesse al trasferimento di residenza all’estero discende direttamente (e prepotentemente) dal basso costo della sinergia della vita. Si calcola che in certi Paesi la minore tassazione sulla pensione garantisce da sola un recupero di capacità di spesa pari al trenta per cento, che può raggiungere il cinquanta per cento considerando il minor costo della vita. Si sa di pensionati italiani che trasferendo la residenza dall’Italia all’estero hanno recuperato il quarantatre per cento del reddito.
L’emigrazione tra i sorrisi racconta tante belle storie. “Sono stato esodato, ho perso sessantamila euro e ho dovuto fare la cessione di un quinto dello stipendio”, così spiega Mats la sua decisione di lasciare l’Italia un anno e mezzo fa. Vive in Portogallo, ora. “Per poter vivere ho deciso di traslocare. I miei figli vivono in Italia, ma hanno condiviso la scelta. Al confine con la Spagna si vive bene e si spende poco. Ci sono tanti italiani. La sera ci ritroviamo spesso in una trattoria italiana gestita da una portoghese”.
(…) Silvano, sessantanove anni, fiorentino, si è trasferito in un baleno da Calenzano a Tenerife. “Libero professionista e imprenditore, allo Stato italiano ho versato tasse per quarantadue anni. Davo lavoro a sessanta persone, e non ne potevo più di balzelli, incertezze, prezzi d’affitto impossibili”. Ma com’è per un pensionato italiano a Tenerife? Un incanto, il paradiso in terra rispetto all’Italia. “Si vive bene con poco. Da qui posso aiutare economicamente uno dei miei due figli che ha bisogno. La sera vado nella piazza centrale, bella e pulita, e mi sembra di stare a piazza della Repubblica a Firenze”.
Serenità e tranquillità a basso costo e qualche soldo in tasca, lontano dall’Italia. Il coro si fa forte, venite a vivere all’estero, pensionati d’Italia, la vita è qui, si campa bene, si risparmia, e le tasche non sono più vuote. Se non è una pacchia, manca davvero poco. Meditate gente, meditate, voi ed io che abbiamo più di sessant’anni.
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