Carta d’identità elettronica ai cittadini AIRE presso i Comuni, l’interrogazione di Schirò (Pd)

“Ho chiesto che i Comuni fossero autorizzati alla emissione della carta di identità elettronica (Cie) anche agli iscritti nei propri elenchi AIRE”

La rete consolare da alcuni anni sperimenta una crescente difficoltà nel rispondere alla domanda di servizi dei cittadini residenti all’estero e delle imprese impegnate in percorsi di internazionalizzazione. Per questa ragione, mi sono ripetutamente fatta interprete del profondo disagio esistente nelle comunità italiane all’estero sollecitando il Governo a fronteggiare la situazione con mezzi straordinari e adeguati.

In questo contesto, al fine di alleggerire il lavoro nei consolati ed accelerare i tempi divenuti ormai insostenibili per il rilascio dei documenti di identità e di viaggio – una delle maggiori apprensioni per i nostri connazionali soprattutto in Europa – ho chiesto che i Comuni fossero autorizzati alla emissione della carta di identità elettronica (Cie) anche agli iscritti nei propri elenchi AIRE. Tale ipotesi, insistentemente sollecitata dai nostri connazionali residenti all’estero, è stata oggetto di un mio ordine del giorno accolto dal Governo il 23 luglio 2021.

A distanza di un anno dall’approvazione dell’odg, ho depositato in Commissione Affari costituzionali, il 6 luglio scorso, una interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno per sapere quali passi sono stati fatti nella direzione auspicata dall’odg e quali ostacoli impediscono ancora adesso che i Comuni rilascino agli iscritti AIRE chene facciano richiesta la Carta d’identità elettronica.

On. Angela Schirò, PD