Il virus Zika, trasmesso da zanzare, può sembrare inoffensivo, ma gli scienziati confermano il suo rapporto con il crescente tasso di crudeli difetti di nascita in Brasile. La scoperta ha provocato già questo mese che le autorità sanitarie degli Stati Uniti emettessero un’avvertenza di viaggi a quattordici paesi dell’America Latina e territori dei Caraibi che sono esposti al virus.
L’allerta si deve all’aumento preoccupante di casi di bambini nati con danno cerebrale legato al virus Zika. I funzionari di salute degli Stati Uniti hanno avvertito donne incinte statunitensi che dovrebbero posporre i viaggi verso il Brasile, la Colombia, El Salvador, Guyana, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela e Porto Rico per questo motivo.
L’entità statunitense C.D.C. (Centri per il Controllo di Malattie e Prevenzione) ha dichiarato che esiste crescente evidenza della relazione tra il virus Zika e la microcefalia.
Lo Zika causa febbre, dolore nelle articolazioni e congiuntivite, con sintomi che normalmente durano meno di una settimana. Tuttavia, nelle donne incinte, il virus può propagarsi al feto e provocare la contrazione del cervello, una rara condizione chiamata microcefalia che limita seriamente lo sviluppo fisico e intellettuale di un bambino e anche la morte.
Il virus Zika si trasmette dalla stessa specie di zanzare Aedes che propagano anche i virus del dengue e il chikungunya.
































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