C’è una storia curiosa che è partita dall’Argentina, è arrivata in Italia, si è spostata negli Stati Uniti, a Miami, e adesso ha di nuovo fatto tappa in Italia. È una storia che non si trova tutti i giorni: è quella di Camila Giorgi, giovane tennista italiana, di genitori argentini, ma che è nata a Macerata e che poi ha avuto una tappa americana e adesso si è fermata a Tirrenia, al centro federale della Federtennis dove la famiglia Giorgi si è trasferita da qualche tempo, spesata dalla nostra federazione. Però la curiosità non sta tutta qui. La storia di Camila è così particolare che addirittura Sports Illustrated se n’è occupato: tanto per far capire le dimensioni, a momenti nemmeno quando Francesca Schiavone vinse a Parigi o Sara Errani arrivò in finale, una tennista azzurra si era presa tanto spazio.
Camila Giorgi, numero 99 al mondo, invece ha avuto un bel titolone su ‘Sports Illustrated’, prima ancora di vincere all’esordio negli ‘Australia Open’ (ha passato però solo un turno, uscita al secondo per colpa della francese Cornet). E per ‘Sports Illustrated’ Camila Giorgi è ‘Mona Lisa smile’, il sorriso della Gioconda, mentre papà Sergio è quello che è dietro a tirare le fila, un ruolo quello del genitore/factotum e anche di più, che nel tennis non è certo una novità. "Questa storia è piena di pettegolezzi più che di prove – ha però subito ribattuto Sergio Giorgi riferendosi all’articolo del magazine americano – se fossimo dei truffatori avrebbero potuto bloccarci i visti e i conti correnti". C’è però una causa presentata al tribunale di Hillsborough County in Florida che comprende anche una ingiunzione per Camila, punta di un iceberg che nasconderebbe una serie di prestiti che ancora dovrebbero essere onorati. Ecco allora la storia di presunti imbrogli che sarebbero stati perpetuati dai Giorgi, padre, ma anche figlia.
Da dove si comincia? Dal 2010 e si potrebbe chiamare ‘Meet the Giorgis’, vi presento i Giorgi: perchè nello spazio di tre anni Sergio e Camila, sempre alla ricerca di denaro per finanziare la carriera tennistica, sarebbero stati introdotti a diversi potenziali sponsor e ‘benefattori’ improvvisati. Si comincia con Sand Mittleman, che all’epoca era impegnato nell’ampliamento di un club sportivo nel Massachusetts, che introduce i Giorgi a una coppia, rimasta anonima come prevedeva il contratto, che avrebbe dovuto sovvenzionare Camila, ma poi tutto finisce in tv con padre e figlia che si rivolgono a un celebre segmento del notiziario di Miami della Fox: si chiama ‘Help me Howard’ e aiuta a risolvere piccoli problemi legali. Patrick Fraser, che conduce la trasmissione, concede il via libera ai Giorgi: non possono costringere la coppia a pagare, ma al tempo stesso non hanno legami. Sono liberi. Da quel momento però, secondo il racconto di Sports Illustrated comincia la caccia ai dollari: nel 2011 Mendy Wiggins, da Houston, paga a padre e figlia il biglietto aereo per andare a giocare a Wimbledon: "Mi aspettavo di essere rimborsata – ha detto – invece non mi hanno nemmeno ringraziata". Poi è stata la volta di Eran Gadot, imprenditore israeliano che a Wimbledon tira fuori 5.000 dollari più spiccioli, mai più visti: "È lo sport – ha detto con parecchia filosofia – a volte vinci, a volte perdi". Poi a cadere nelle rete sarebbe stato Alex Ramirez, professionista di Phoenix: il conto almeno 15.000 dollari. Dall’Arizona si passa alla Florida, a Tampa con Dominic Owen: "Non avevano i soldi per pagare l’affitto di casa a Miami…" il suo racconto. Così fa un assegno da 10.000 dollari, da restituire entro marzo 2012, niente, nemmeno la cuasa è servita. Poi tocca a Todd Andrews che con l’aiuto anche del sindaco di Dothan, in Alabama, permette ai Giorgi di mettersi in tasca 27.000 dollari, anche questi mai più rivisti. Ultima testimonianza quella di Pablo Arraya, ex giocatore professionista, che ora dirige la propria accademia in Florida, mai pagato per i suoi servizi: "Sergio è così scontroso, la colpa è sua al 99%". Giudizio che non trova però concorde un altro presunto truffato, secondo il quale anche ‘Mona Lisa’ ha le sue responsabilità: "Il padre sì certo – ha detto Dominic Owen – ma lei poi ha 22 anni…". Vero o falso? Un dubbio che resta: da una parte le parole di diversi testimoni, dall’altra la replica solo di papà Giorgi. Con una ultima precisazione: finora in carriera Camila ha incassato, solo di montepremi, 669.117 dollari, non una gran cifra (per il tennis), ma che pur togliendo imposte, spese eccetera, sarebbe stata sufficiente per estinguere i debiti o almeno calmare i creditori.
Fra non molto il circuito del tennis farà la sua prima tappa negli States, si comincia dalla California, si arriverà anche a Miami: c’è da aspettare davvero poco per vedere se la storia di ‘Sports Illustrated’ avrà un seguito, oppure no.
































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