Il bilancio e’ stato risanato ma, soprattutto, sono state gettate le basi per un nuovo ciclo vincente. Il Milan sembra risorto dalle sue ceneri, "un club capace di autofinanziarsi mi pare la migliore garanzia per i nostri tifosi – sono le parole di Barbara Berlusconi in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ – E, se guardiamo al capitale dei giocatori, il Milan adesso vale piu’ di quello della stagione scorsa. Ho sempre pensato che si potesse fare buon calcio e raggiungere buoni risultati e avere anche dei conti sopportabili. All’inizio c’era chi era scettico, ma il management del Milan ha dimostrato che si puo’". Per la figlia del presidente rossonero "il modello di calcio al quale siamo arrivati non e’ economicamente sopportabile, rischiamo di essere condizionati dai debiti e di arrivare al collasso come purtroppo accade agli stati europei, a noi interessava coniugare buona gestione e buoni risultati sportivi, e ci stiamo riuscendo. Abbiamo portato il costo del lavoro al 50% del fatturato, questo significa che saremo a posto anche negli anni venturi. E’ un risultato strutturale, che effettivamente non pensavamo di raggiungere tanto velocemente". Le critiche non sono mancate ma la societa’ rossonera ha dimostrato di andare nella giusta direzione, per quanto le cose non saranno piu’ come prima. Niente grossi acquisti alla Cristiano Ronaldo per intenderci "ma credo che i tifosi siano contenti di veder crescere giocatori nei quali possano identificarsi. Non necessariamente italiani, ma legati al Milan e alla sua storia".
"Il nostro primo obiettivo e’ rimanere al massimo livello – prosegue Barbara Berlusconi – Il Milan e’ il club piu’ titolato a livello internazionale, ha vinto tanto in Europa. E’ un club da Champions, e vuole continuare ad esserlo. Essere da Champions non vuol dire vincerla, ma giocarla ogni anno, e tentare di restare in scena il piu’ possibile. Senza questo risultato no, non siamo soddisfatti". Dalla figlia di Berlusconi rassicurazioni per Allegri ("credo che stia facendo un buon lavoro come tutti quelli che operano nella struttura Milan") per quanto non e’ escluso in futuro un tecnico di radici rossonere ("se uno e’ gia’ stato dei nostri e ci siamo trovati bene, perche’ no? Puo’ essere un valore in piu’. Ma le capacita’ tecniche sono la prima cosa"). A prescindere da chi sara’ in panchina, sotto il profilo tecnico "l’idea e’ far crescere i top player in casa, anche se questo non significa che non ne prenderemo piu’. L’acquisto di Balotelli lo dimostra. Ma non si potranno piu’ acquistare 25 top player". E il futuro della famiglia Berlusconi? "Mio padre ci ha trasmesso un’idea: il Milan e’ un pezzo di cuore. La famiglia Berlusconi non lo vendera’ mai. Creare partnership per avere nuovi capitali ed espandersi e’ un conto, cedere il club un altro. E non succedera’", assicura. E infine una promessa ai tifosi: "offriremo loro un bello spettacolo, che li faremo divertire ed emozionare.
Punteremo sempre a stare in Champions, perche’ senza Champions non e’ vero Milan".
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