Un girone fa la sconfitta in casa contro la Fiorentina lo spinse a un passo dall’esonero. Cinque mesi piu’ tardi, Massimiliano Allegri ha scalato 10 posizioni in classifica e battendo i viola spera di sorpassare il Napoli al 2/o posto. ‘Il tempo vola – sorride il livornese – penso che sono al Milan da due anni e mezzo e mi sembrano 10 giorni’. Quanto ancora ci restera’ non e’ certo. ‘Parlare ora del mio futuro non ha senso – taglia corto -, dobbiamo essere concentrati sull’obiettivo del secondo posto, io ho un contratto fino al 2014, novita’ al momento non ce ne sono’.
L’ultima parola come sempre spettera’ a Silvio Berlusconi, che ora ‘e’ sereno e contento di quanto sta facendo la squadra’, dice Allegri sintetizzando l’ultima telefonata con il presidente a inizio settimana. Un colloquio ben diverso da quello della sera del 12 novembre, subito dopo il 3-1 incassato dalla Fiorentina. ‘Quando le cose vanno male bisogna essere convincenti, prendersi le proprie responsabilita’ – spiega Allegri – Quella sera dissi cosa pensavo e mi hanno tenuto, fortunatamente. Magari cambiando allenatore sarebbero successe le stesse cose…’.
L’obiettivo non e’ piu’ lo scudetto come diceva Galliani a inizio stagione, ma nel 2013 nessuno ha fatto meglio del Milan e adesso l’Europa League non basta. ‘Tre mesi fa era considerato un obiettivo importante – ricorda Allegri – Ora, finendo secondi o terzi, sara’ una stagione ottima: il Milan e’ stato ricostruito bene con i giovani, ha un capitale tecnico importante, e puo’ lottare per il campionato dall’anno prossimo, con un’ottima base. A fine stagione con la societa’ valuteremo cosa fare’.
Intanto, in testa ai pensieri di Allegri c’e’ la Fiorentina di Montella, un allenatore che piace molto a Galliani. ‘Non so se noi giochiamo meglio o peggio, ma Montella sta facendo un ottimo lavoro, ha grandi prospettive’, osserva il livornese, sicuro che i viola siano pericolosi anche senza Jovetic, assente all’andata e in dubbio al ritorno. ‘Non firmo per un pareggio, ma un risultato positivo aumenterebbe le chance di arrivare secondi o terzi’, nota Allegri che vede ‘ridotto al minimo il margine di errori’ nelle ultime otto giornate e in particolare nel trittico contro Fiorentina, Napoli e Juventus. Non sara’ una partita come le altre per Montolivo, avversario per la prima volta nello stadio dove ha giocato 7 anni. ‘E’ comprensibile se i tifosi lo fischieranno, ma per metterlo in difficolta’ piu’ che per il male che possono volergli’, ragiona Allegri, e spera che il centrocampista, che ‘al Milan si e’ consacrato’, sia decisivo come a Verona perche’ nello rush finale non possono bastare i gol di Balotelli. ‘Nemmeno Mario conosce a fondo le sue potenzialita’ – avverte Allegri -. Pensi a diventare uno dei 5 piu’ forti al mondo, non si accontenti’. Balotelli (diffidato come El Shaarawy e Boateng) sara’ titolare anche a Firenze, e Allegri in settimana ha provato a piazzarlo alle spalle di Pazzini (altro ex viola) nel 4-2-3-1, modulo da rispolverare se la partita si dovesse mettere male. Va verso la 6/a panchina di fila Nocerino che, nonostante i complimenti di Allegri, probabilmente ora troverebbe posto nel campionato delle seconde squadre, se esistesse gia’. ‘Quel torneo sarebbe una buona soluzione – commenta Allegri -: consentirebbe a chi gioca meno di mantenere una buona condizione e soprattutto di far crescere piu’ rapidamente i giovani’.
































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