Umberto Bossi non avrebbe mai invitato Cecile Kyenge, ministro dell’Integrazione, alla festa della Lega, in programma per sabato. Secondo il senatur, Maroni sta dunque sbagliando. "Kyenge fa di tutto per non essere amata", spiega Bossi, che commenta anche gli insulti rivolti al ministro, e le offese nei suoi confronti, come le banane lanciate sul palco: "In giro c’e’ sempre qualcuno che fa il pirla, ma il problema non sono i cretini che fanno queste cose, il problema e’ politico: vogliono smantellare la mia legge", mentre "la Bossi-Fini e’ l’unico baluardo rimasto contro l’immigrazione clandestina”. Se davvero si dovesse tornare indietro, sottolinea Bossi, si aprirebbero le porte migliaia di clandestini: “Questo governo vuol far saltare tutto, aprendo le porte ai clandestini. Io alla Kyenge non telefonerei, non deve venire alla nostra festa chi vuol distruggere la mia legge", con chi vuole distruggere la Bossi-Fini “non si dialoga”.
Il senatur è dunque contrario all’avvio di un dialogo con il ministro per l’Integrazione. Kyenge aveva accettato in un primo tempo l’invito del parlamentare Gianluca Pini a partecipare a un dibattito pubblico con Luca Zaia, in programma sabato a Milano Marittima. Poi, dopo le nuove prese di posizione e offese da esponenti del Carroccio, lunedì aveva detto di non essere più disponibile se Maroni non avesse “stoppato” gli attacchi dei suoi.
































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