"L’interdizione prevista dal codice penale prevede una sanzione che il condannato subisce in aggiunta alla reclusione e che limita la sua capacità in varie forme. La decadenza prevista dalla Legge Severino è invece una misura amministrativa che presuppone il venir meno delle condizioni di onorabilità per ricoprire cariche pubbliche. Si applicherebbe anche a prescindere dall’esistenza o meno di una pena accessoria come l’interdizione". Così il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, intervistato da La Stampa, commenta la condanna inflitta a Silvio Berlusconi. "La Legge Severino intorno cui ruota tutto il dibattito politico – aggiunge -, il Parlamento l’ha voluta e l’ha votata a larghissima maggioranza: la sua applicazione e interpretazione è rimessa alla Camera di appartenenza del parlamentare interessato".
ItaliaChiamaItalia, il TUO quotidiano online preferito. Dedicato in particolare a tutti gli italiani residenti all'estero. Tutti i diritti sono riservati. Quotidiano online indipendente registrato al Tribunale di Civitavecchia, Sezione Stampa e Informazione. Reg. No. 12/07, Iscrizione al R.O.C No. 200 26
































Discussione su questo articolo