Il Popolo della Libertà si mobilita dopo la conferma della sentenza di primo grado sul processo Mediaset e in vista della sentenza sul processo Ruby. Il PdL è pronto a scendere in piazza per difendere il proprio leader e contro le toghe rosse. La manifestazione si terrà sabato a Brescia, la città dove il Cavaliere si sarebbe comunque recato – in vista della locali Amministrative -, ma solo per un semplice intervento in un luogo chiuso.
Ora le cose stanno in maniera diversa. Ora si tratta di dire no a una magistratura “politicizzata”. Tanto che in queste ore sta prendendo forma l’idea di manifestare anche davanti il Tribunale di Milano, lunedì, quando il processo Ruby riprenderà. E’ solo un’ipotesi, non è stato ancora deciso nulla ufficialmente, ma ci si sta pensando. Berlusconi non avrebbe detto ne sì ne no, al momento.
Intanto Gregorio Fontana, del Coordinamento nazionale di via dell’Umiltà, in una note scrive: “Ieri dai giudici di Milano e’ venuta l’ennesima conferma che la mobilitazione contro l’uso politico, e ‘personalizzato’, della giustizia non solo e’ legittima, ma e’ necessaria. Ci mobiliteremo contro questo ennesimo atto di ostilita’ politica rivestito di formule giuridiche e contro ogni altro tentativo di espellere dalla scena pubblica uno statista come Silvio Berlusconi e ad azzerare un grande partito popolare e democratico come il Pdl". Insomma, il popolo azzurro non resterà con le mani in mano, mentre il proprio leader viene preso di mira da quella parte di magistratura alla quale piace inserirsi di prepotenza nella vita politica del Paese.
































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