Regione pilota di questa iniziativa e’ la Toscana che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, chiedendo di interessare il Governo affinche’, con proprio atto, estenda anche ai gestori non proprietari la possibilita’ di rifornirsi sul libero mercato almeno per il 50% del venduto. Il decreto Cresci Italia ha infatti previsto la possibilita’, per i gestori legati a un marchio e se proprietari dell’impianto, di rifornirsi sul libero mercato fino al 50% del venduto nell’anno precedente. La richiesta e’ che si estenda questa possibilita’ anche ai gestori non proprietari, che sono la stragrande maggioranza.
La proposta di ‘Liberalizzazione dell’approvvigionamento del carburante sul libero mercato’ avanzata dalla Toscana e’ stata messa all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni di mercoledi’ prossimo e la commissione Attivita’ Produttive della Conferenza, sotto la guida del coordinatore, l’assessore delle Marche Antonio Canzian, ne ha discusso lo scorso 28 marzo.
Intanto, per favorire la realizzazione di impianti ‘no logo’, le cosiddette ‘pompe bianche’ non legate ai grandi produttori, la Regione Toscana il mese scorso ha siglato un’intesa con la grande distribuzione organizzata. In cambio la Conad e la Coop prima, e la prossima settimana anche Federdistribuzione, si sono impegnati a realizzare non solo impianti in cui il prezzo del carburante e’ contenuto, ma anche ad assorbire la manodopera degli impianti che nel raggio di 15 km dovessero essere danneggiati dall’entrata in funzione di questi nuovi impianti.
La Regione Toscana vuole anche giungere alla firma, con le associazioni di categoria dei gestori non proprietari, di un protocollo di intesa dove si impegna a individuare risorse per favorire l’aggregazione delle imprese di gestione per rilevare gli impianti e a istituire un Fondo di Garanzia a prima escussione che copra l’80% dell’investimento per permettere a queste aggregazioni di sostenere il costo delle operazioni di acquisto degli impianti. I gestori, dal canto loro, si impegnano a praticare prezzi competitivi. E’ stata già predisposta la bozza del protocollo e la Regione ha già avuto i primi incontri con la associazioni; conta di potere firmare il protocollo entro la seconda metà del mese di aprile.
E’ di ieri, invece, la notizia che il Friuli Venezia Giulia non e’ piu’ in grado di sostenere lo sconto aggiuntivo introdotto a inizio febbraio sull’acquisto di carburanti per i residenti, per rendere competitivo il prezzo della benzina verde con quello applicato in Slovenia. Da domenica torneranno in vigore le misure precedenti di sostegno all’acquisto dei carburanti: lo sconto benzina tornera’ a 21 centesimi nei comuni di Zona 1 e a 14 nei comuni di Zona 2, quello del gasolio sara’ rispettivamente di 14 e 9 centesimi.
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