E’ morta a Rocca di Papa, vicino Roma, all’età di 83 anni Anita Ekberg, modella e attrice svedese, celebre soprattutto per la sua interpretazione nel film di Federico Fellini "La dolce vita" del 1960, al fianco di Marcello Mastroianni. La diva era stata ricoverata nella clinica San Raffaele subito dopo Natale ed era residente da tempo a Genzano di Roma, cittadina dei castelli romani alle porte della Capitale. La morte e’ sopraggiunta alle undici di questa mattina.
"Non aveva parenti in Italia e nessun compagno di vita da tanto tempo", spiega il suo avvocato Patrizia Ubaldi, "era in contatto con una nipote in Svezia. A Genzano viveva circondata da amici che l’hanno assistita fino all’ultimo. Da disposizioni testamentarie, la Ekberg sara’ cremata e le sue ceneri torneranno in Svezia. Una cerimonia funebre verra’ celebrata nelle prossime 48 ore, in una Chiesa Luterana di Roma, in Via Sicilia o sull’Aurelia Antica".
La Ekberg debutto’ nel mondo del cinema dopo la vittoria del titolo di Miss Svezia. Qualche tempo fa invio’ una lettera-appello alla Fondazione Fellini chiedendo aiuto per le sue condizioni economiche e di salute.
SINDACO DI GENZANO "Ricordiamo con affetto Anita Ekberg, legata da anni alla nostra cittadina e a tutta la zona dei Castelli Romani. A lei va un grazie per il contributo che ha dato al cinema italiano, icona di bellezza, attrice simbolo della Dolce Vita". Così Flavio Gabbarini, sindaco di Genzano.
DE SICA "Eravamo a Parigi per girare ‘Il Conte Max’ e la sera siamo andati a vedere lo spettacolo al Lido. Appena siamo entrati in sala e siamo andati verso il tavolo tutto il pubblico del locale si e’ alzato in piedi: avevano riconosciuto in Anita Ekberg l’icona della Dolce Vita". Cosi’ Christian De Sica ricorda l’attrice svedese scomparsa raccontando un episodio del 1991 quando mise mano al remake del film del padre con nel cast Anita Ekberg. "E la cosa piu’ straordinaria e’ che al Lido c’era tutto il mondo, personaggi di ogni nazionalita’, eppure fecero ad Anita una lunga standing ovation. Per quanto riguarda la donna Anita devo dire – conclude De Sica – che era molto molto spiritosa".
LA BIOGRAFIA Anita Marianne Ekberg era nata a Malmoe, in Svezia, il 29 settembre 1931. Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si trasferisce negli Stati Uniti dove ottiene un ruolo minore in "Viaggio sul pianeta Venere" del 1953 con Gianni e Pinotto. Piu’ importante e’ la parte accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle del 1955. Nel 1956 e’ protagonista nell’ultimo film della coppia Lewis-Martin, "Hollywood o morte!" diretto da Frank Tashlin; per questo ruolo vince un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sempre nello stesso anno King Vidor le affida una parte nel kolossal "Guerra e pace". Dopo aver girato nel 1959 Nel segno di Roma, diretto da Guido Brignone, e dove vesti i panni della regina Zenobia che si ribella all’Impero Romano, la Ekberg e’ Sylvia nel film che l’ha resa un’icona del cinema, "La dolce vita" di Federico Fellini, del 1960, con la celebre scena del bagno nella Fontana di Trevi. Nel 1961 appare nei "Mongoli" di Andre’ De Toth e in "A porte chiuse" di Dino Risi. Fellini tornera’ a dirigerla nell’episodio "Le tentazioni del dottor Antonio" in "Boccaccio ’70", e nella parte di se stessa in "I clowns" (1970) e "Intervista" (1987). Nel 1963 torna a Hollywood dove recita in "I 4 del Texas" per la regia di Robert Aldrich e accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno e’ accanto a Bob Hope in "Chiamami Buana".
Dalla seconda meta’ degli anni sessanta sposta la residenza in Italia e lavora in numerose produzioni europee, come "Poirot e il caso Amanda" (1965) di Frank Tashlin, "Scusi, lei e’ favorevole o contrario?" (1966) di e con Alberto Sordi e "Sette volte donna" (1967) di Vittorio De Sica. Negli anni 70 recita nella commedia sexy "Casa d’appuntamento" (1972) con Barbara Bouchet, lo spaghetti western "La lunga cavalcata della vendetta" (1972) con Richard Harrison e il thriller "Suor Omicidi" (1979) di Giulio Berruti, per poi passare a ruoli da caratterista negli anni 80.
































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