Fino a qualche tempo fa nessuno parlava di gastronomia o si interessava dei cuochi; oggi, tra format televisivi, reality e uscite propagandistiche, sembra che la Professione dei cuochi sia al centro delle nuove opportunita’ e addirittura dei sogni di molti giovani. Nei giorni scorsi e’ stata lanciata la proposta di costituire l’albo dei cuochi, proposta che era stata già presentata al senato circa venti anni fa senza successo; non discuto la proposta che per certi aspetti trovo importante anche se non fondamentale; del resto, anch’io come membro del nuovo nato UCI (Unione Cuochi Italiani) ho approvato nel nostro Statuto la proposta di istituire un Albo del Cuochi; credo pero’ che prima vadano risolti problemi della quotidianita’ più urgenti. Io credo che la categoria abbia bisogno prima di tutto di unita’, e poi di affrontare tante altre problematiche, i contratti, la pensione e l’apprendistato, per citare alcuni dei tanti esempi di disimpegno da parte delle associazioni e dei politici. Questi devono essere gli impegni. Non nascondiamoci dietro le chiacchiere e risolviamo i problemi reali che i nostri colleghi affrontano ogni giorno. Insieme ad altri colleghi abbiamo lanciato il sindacato dei Cuochi: e’ una sfida all’indifferenza, e nonostante qualcuno ci rida dietro, noi andiamo avanti e stiamo ottenendo un grande riscontro. Non vogliamo stravolgere la vita di nessuno, cerchiamo solo di impegnarci per la categoria, per un futuro migliore e un lavoro più adeguato. Successivamente si potra’ discutere dell’Albo e di tutto ciò che possa garantire la sicurezza alimentare e la professionalita’.
Lasciatemi dire che quelli che deridono la nostra iniziativa sono quelli che vanno in giro a regalare certificati, targhe e medaglie che a parer mio non servono a nulla, anzi creano confusione e illusioni tra i giovani. Ci siamo messi in gioco mettendo al primo posto la fattiva collaborazione e l’abnegazione costante nel portare avanti progetti e idee volte a migliorare le condizioni e i diritti della categoria, senza secondi fini. Smettiamola tutti di sospettare e denigrare, e’ mai possibile che in questo benedetto Paese ogni qualvolta nasce un’iniziativa si debba pensare al malaffare?
L’UCI e’ uno strumento da utilizzare e niente di più: il vero motore pulsante del sindacato siamo noi cuochi e insieme possiamo ottenere tanto; quando dico insieme parlo di UNITA’ con tutti, si abbia il coraggio di cambiare mentalità. In Francia i cuochi sono considerati PROFESSIONISTI, in Italia poco più che dei mestieranti. Non si guardi a quelli che vanno in TV, che il più delle volte creano confusione tra la categoria e falsi miti: oggi un giovane diplomato già si sente CHEF (e’ dalla scuola che bisogna ripartire!), non facciamo finta di non sapere che i ragazzi entrano nelle cucine e non sanno fare la maionese, non distinguono il taglio julienne, o meglio si perdono dinanzi al termine consomme’; siamo seri, il sindacato insieme alla scuola e a tutti voi può contribuire alla crescita professionale e internazionale.
L’albo dei cuochi forse non e’ fondamentale, ma io credo che può essere una buon punto di arrivo dopo che avremmo ottenuto tutta una serie di problematiche risolte. Soltanto uniti si possono risolvere le problematiche sul campo, ma su questo siete voi a decidere se veramente volete essere considerati Professionisti e non costruttori di falsi miti. Molti colleghi si stanno iscrivendo e si sono messi in gioco, e sono fiducioso che questa iniziativa comune porterà benefici a tutti, ne sono più che convinto.
































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