La trasmissione televisiva “AFFARI TUOI” è tra le più seguite dal pubblico, ma, se i concorrenti che vi partecipano possono essere considerati rappresentativi dei nostri concittadini, dispiace dover constatare che svela cose poco lusinghiere sull’italiano medio: la scarsa conoscenza della matematica e una totale ignoranza del calcolo delle probabilità.
Le regole del gioco sono note. Inizialmente vengono presentate 20 scatole, dieci “blu” che non contengono un premio (o un importo trascurabile) e dieci “rosse” che contengono un premio. Queste scatole rosse possiamo considerarle divise in due sezioni, la prima di cinque premi più piccoli (da 5.000 a 30.000) e la seconda di cinque premi più importanti (da 50.000 a 300.000 euro).
Il concorrente sceglie alla cieca uno dei pacchi e la probabilità che in quel pacco abbia uno dei premi maggiori è esattamente del 25% (5 su 20).
Il gioco quindi inizia con il concorrente che deve scartare sei scatole. Dopodiché entra in scena il misterioso “dottore” che per la scatola del concorrente offre un importo, oppure un cambio a scelta del concorrente.
Generalmente, in questa prima occasione, il dottore chiede al concorrente se desidera un’offerta oppure un cambio. Per valutare la convenienza di accettare o rifiutare il cambio, occorrerebbe applicare sempre il calcolo delle probabilità, che spesso è anche relativamente semplice. Alcune volte infatti si è verificato che dopo aver eliminato i primi sei pacchi restavano in gioco tutti e cinque i premi maggiori.
Ebbene, in quel caso era conveniente cambiare il pacco perché, scegliendolo non più tra 20 ma tra 14, la probabilità di ottenere uno dei premi maggiori era salita al 35% (5 su 14). E invece il concorrente chiede un’offerta, poi regolarmente rifiutata.
Altro esempio. Recentemente un concorrente si è trovato nella seguente situazione: erano rimasti in gioco (compreso il suo) un pacco blu, uno da 15.000, uno da 30.000 e il dottore ha presentato un’offerta di 14.000, che il concorrente ha rifiutato dicendo che aveva il 66% di probabilità di vincere di più. Il suo calcolo invece era errato, perché i 14.000 offerti erano già suoi e aveva solo il 33% di possibilità di vincere 30.000. Se avesse
accettato i 14.000 e poi fosse andato al casinò, avrebbe avuto il 47% di probabilità di raddoppiarli giocandoli sul rosso o sul nero.
Le combinazioni che si possono presentare in Affari Tuoi sono praticamente infinite e non esistono regole infallibili. Comunque sia, l’unico mezzo razionale che il concorrente ha per orientare le proprie scelte è il calcolo delle probabilità, che dovrebbe essere sempre preferibile al semplice azzardo alla cieca o a ipotetici “valori” che certi numeri potrebbero avere.
Invece i concorrenti, stuzzicati anche dal conduttore che vorrebbe conoscere le loro “sensazioni” e sapere se ritengono che ci siano numeri che abbiano qualche “significato”, si lasciano sempre guidare da fattori che non hanno alcun effetto perché, purtroppo per loro, le sensazioni non hanno rilevanza e – anche se sappiamo che molte persone la pensano diversamente – i numeri non possono esserci ostili, né favorevoli. Fosse altrimenti, si potrebbe diventare ricchi giocando la nostra data di nascita o cose simili.
Questione diversa è invece quella di valutare la proposta del dottore ogni volta che offre un cambio: si tratta dell’opportunità di scegliere un pacco migliore, o è solo il subdolo tentativo di toglierci dalle mani un premio importante? Qui entra in gioco la psicologia e potrebbe aiutare l’avere esperienza al tavolo di poker. Ma ovviamente il dottore si guarda bene dall’essere prevedibile e alterna mosse contraddittorie, a volte offrendo
quello che potrebbe essere un benevolo aiuto e altre volte tendendo la trappola di un raggiro che risulta beffardo.
Tuttavia, se è lecito supporre che le due eventualità alla lunga risultino equamente suddivise, al concorrente non resta che affidarsi al solo calcolo delle probabilità. Il problema è che ai più le scelte fatte applicando percentuali e freddi calcoli matematici, oltre che fuori dalle loro capacità, risultano noiose e poco credibili.
Volete mettere come sia preferibile affidarsi al numero che ci ricorda il giorno in cui abbiamo incontrato per la prima volta l’amata? E poi lasciamo che anche le premonizioni e i sogni abbiano la loro importanza e che ci accompagnino e orientino nelle nostre scelte. La vita così risulta certamente più divertente e, anche se il destino cinico e baro ci sarà avverso, ci resteranno pur sempre le imprevedibili opportunità del futuro, al quale non si applica il calcolo delle probabilità, ma solo la nostra libera scelta.