”Non ci sarà camera ardente per Toto Cutugno, ma direttamente i funerali”. A dirlo all’Adnkronos è Danilo Mancuso, amministratore delegato di Dm Produzioni, la società di management che rappresenta il cantautore scomparso ieri all’età di 80 anni.
Contrariamente ad alcune notizie che indicavano il Comune di Milano incaricato di allestire una camera ardente, Palazzo Marino ha già smentito, il manager assicura che si è deciso di organizzare unicamente la cerimonia funebre.
Le esequie si terranno quindi giovedì mattina alle 11, nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, in via Argonne 56 a Milano.
Intanto l’ambasciata russa a Roma, all’indomani della scomparsa del cantautore, in una nota dichiara: “È una grande perdita sia per gli italiani, sia per i russi, per le relazioni tra Italia e Russia. In Russia non dimenticheremo mai questo ‘italiano vero’ “.
“Il suo grande successo è arrivato col Festival di Sanremo del 1983, con la canzone ‘L’italiano’, molto amata – come Cutugno stesso – in Unione Sovietica”, ha ricordato l’ambasciata, sottolineando che l’artista ha tenuto “più volte concerti nel nostro Paese e ne ha sempre parlato con affetto: ‘Per me la Russia è una seconda patria. Me ne sono innamorato a prima vista e ancora oggi porto questo amore nel mio cuore'”.
Secondo l’ambasciata, “Cutugno stesso ha diffuso in Russia un’immagine dell’Italia molto cara ai russi, di un’Italia che è impossibile non amare”.