La tradizione degli antichi giochi del passato rivive in una estrosa manifestazione ludica. La città di Cave, in provincia di Roma, presenta: “Giochin’arte-I giochi de ’na vota (senza corente)”, tre giorni di giochi e arte fra i vicoli cittadini, con la partecipazione di artisti di strada, musica da ascoltare e artigianato da visitare e apprezzare.
Torna a Cave dal 18 al 20 ottobre 2013 per la sua seconda edizione un evento tra i più originali e curiosi di Roma e provincia. Organizzato dall’Associazione Culturale ‘A Refera in collaborazione con il Comune di Cave e la Pro Loco, Giochin’Arte è un omaggio ai giochi di una volta, ribattezzati per l’occasione giochi senza corrente. Una serie di divertimenti come la campana, la cavallina, il salto con la corda, la corsa con i cerchi, la corsa con i sacchi, il battimuro, la mazzafionda, la mazza e il pindolo, le girandole, la lippa, la trottola, il nascondino e chi più ne ha più ne metta…
A Giochin’Arte se ne propongono molti radicati nella tradizione popolare come ad esempio “Sarda Montuni, a Zacconicchio, Tingolo Bicchieretto, Savoia Vittoria, a Guattacica”. Aperto a bambini, adulti ed anziani, Giochin’Arte è un percorso attraverso i vicoli del centro storico di Cave per riscoprire i giochi dei nostri avi e per creare un movimento culturale diverso da quelli già presenti sul territorio.
Dal primo pomeriggio fino a tarda notte, spettacoli di teatro, esibizioni di buskers e artisti circensi, musica dal vivo si alterneranno ai sapori genuini della tradizione contadina, compresi fiumi di ottimo vino e birra artigianale. Nobile è lo scopo che ‘A Refera si pone: reinvestire gli utili ricavati nella riscoperta e nella riqualificazione di luoghi simbolo della zona. Nel 2012 l’Assocazione aveva puntato sul rimboschimento del parco naturale di Villa Clementi. Quest’anno, invece, la scelta è caduta sull’Istituto Comprensivo di Cave: la donazione servirà infatti per l’acquisto di materiali necessari per i laboratori didattici della scuola. Dedicato al pubblico: “Divertemoce come se giochea na volta ammiso pella via: sche sche, sardamontuni, a campana, Savoia Vittoria, a lippa, corsa coi cerchi, battimuro. Vì co’nnu abballe pe o Rapello!”.
































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