"Senza Hillary Clinton il caos", scrive il New York Times. Pensando ai guai in cui si troverebbe il partito democratico americano se l’ex first lady alla fine decidesse di non correre per la Casa Bianca. Magari costretta da qualche scandalo. E si’, perche’ il caso delle email sta mettendo a dura prova Hillary che – come nota stavolta il Wall Street Journal – "sembra stanca, non affamata" come dovrebbe essere una persona che si appresta a lottare per diventare presidente degli Stati Uniti.
Per i principali quotidiani americani (al di la’ del merito della questione) il polverone sollevato dall’email-gate rappresenta un vero e proprio test sulla capacita’ o meno del’ex segretario di stato di tenere testa a quella che a partire dalle primarie sara’ una battaglia lunghissima e durissima. Come lei ben sa, avendola affrontata e persa nel 2008. Quando aveva otto anni di meno.
Ora – scrive il Wsj – a poche settimane dal probabile annuncio della sua candidatura, Hillary sembra "mancare di certezze e di fiducia". Nel mirino c’e’ la conferenza stampa in cui ha cercato di spiegare le sue ragioni sull’email-gate. "Vi sembra quella la conferenza stampa di una che si vuole candidare?".
La Clinton – incalza il Wsj – non sembrava affatto felice, o battagliera. Non ha mai guardato negli occhi chi le faceva le domande. Guardava in alto o sui suoi appunti. E tremava". Tutti aspetti che in molti hanno notato. Anche ai vertici dello schieramento democratico – come racconta stavolta il Nyt – tra cui sono sempre di piu’ coloro che cominciano a temere che Hillary non ce la possa fare neanche stavolta.
Ma il dilemma nel partito di Obama e’ solo uno: "Chi se non Hillary"? Il fatto che fin dall’inizio una personalita’ come l’ex first lady sia emersa come la possibile candidata dei democratici ha tarpato le ali a chiunque altro nel partito. E chiunque altro volesse correre seriamente – scrive il Times – "non ha ancora compiuto quei primi seri passi che avrebbe dovuto gia’ compiere".
A differenza di quanto sta accadendo nel campo repubblicano, che sembra caratterizzato dalle divisioni, ma dove – si sottolinea – almeno tre personalita’ stanno da tempo preparandosi per la corsa: Jeb Bush, Scott Walker e Marco Rubio. Senza Hillary l’unica che potrebbe aspirare a fare la frontrunner nei democratici e’ la senatrice Elizabeth Warren. Che pero’ – si nota – alla fine potrebbe rivelarsi "troppo a sinistra" per vincere la battaglia finale per la Casa Bianca.
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