Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato a governatore del Lazio, è intervenuto a Radio Cusano Campus, sulla ricostruzione di Amatrice ha detto: “Aspettiamo di vedere cosa succederà domani con la ripartizione del secondo stralcio di fondi per la ricostruzione. Per poter parlare di ricostruzione prima bisogna rimettere in sicurezza i territori a rischio idrogeologico, noi qui abbiamo parecchie aree in frana segnalate da anni. Poi devono essere finanziate le infrastrutture come fognature e acquedotti. Quel 14% di fondi che spetta alla nostra regione, che secondo noi è poco, mi auguro che venga indirizzato per quei comuni che hanno avuto la distruzione, che siamo noi e Accumoli. E’ chiaro che se non succede questo io ribalto il banco. Non vorrei che si ripetesse quello che è successo con gli sms solidali. Il principio è uguale. Mi auguro che per ricostruire prima si dia priorità a quei paesi che hanno avuto tutta la distruzione. Non vorrei che invece venisse data priorità ad altre cose. Su questo, fosse l’ultima battaglia che faccio e poi faccio come Cincinnato e mi ritiro da tutto”.
Sull’aumento dei sucidi nelle zone terremotate. “Il problema esiste – ha spiegato Pirozzi -. Direttamente ad Amatrice problemi di questo tipo non ci sono stati, ma c’è una fragilità che deriva da tanti fattori: dalla perdita dei propri cari, dalla vista continua delle macerie e dal ritorno del terremoto. Si sta cercando di fare il possibile col supporto della Asl e delle associazioni che lavorano sul territorio”.
Se i candidati alle regionali venissero a trovare la popolazione di Amatrice… “Magari potevano venire prima. Comunque io non ho problemi…” ha dichiarato Pirozzi.
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