Il Papa "venuto dalla fine del mondo" – per citare le sue parole, pronunciate appena dopo l’elezione al soglio di Pietro – ha ritrovato un po’ della sua Argentina, incontrando in Vaticano la presidente Cristina Kirchner, accompagnata da una delegazione molto nutrita. La visita – cui ha fatto seguito un pranzo in privato – è avvenuta nella Casa Santa Marta, ed "ha avuto lo scopo di presentare al Santo Padre – informa una nota del direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi – il saluto, l’augurio e i sentimenti di affetto del popolo argentino in occasione del compimento del primo anno del Pontificato".
Un incontro, quello tra Francesco e la presidente argentina, durato nel complesso quasi tre ore, che la delegazione ha definito cordiale e familiare. Nell’omelia pronunciata stamattina durante la messa a Santa Marta, il pontefice ha invece posto l’attenzione sui concetti di perdono e misericordia: "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso" così il Papa ha rievocato l’esortazione di Gesù, premettendo che "non è facile capire questo atteggiamento della misericordia" perché siamo abituati a giudicare.
Francesco ha poi sottolineato che "se tutti i popoli, le persone, le famiglie, i quartieri" fossero misericordiosi, "quanta pace ci sarebbe nel mondo, quanta pace nei nostri cuori! Perché la misericordia ci porta alla pace".
Giornata ricca di impegni per il pontefice, che questa mattina ha anche ricevuto in visita Ad Limina (ovvero l’incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Papa) i vescovi di Timor Est: siate "coscienza critica della nazione", annunciate il Vangelo della misericordia e fate in modo che questo annuncio sia comprensibile nelle "lingue locali" sono i tre punti che Papa Francesco ha affidato all’impegno pastorale dei prelati.
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