“E’ positivo che il Governo tenga presenti le difficoltà oggettive degli Enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera”. E’ quanto afferma il deputato eletto all’estero Alessio Tacconi (gruppo Misto) in relazione alla risposta alla sua interrogazione che il Sottosegretario Della Vedova ha dato oggi in Commissione Affari Esteri.
Il Deputato aveva infatti presentato un’interrogazione al Ministro degli affari esteri e della co-operazione internazionale per sapere quali iniziative il Governo intendesse intraprendere per scongiurare la possibile chiusura di alcuni corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera a causa della penuria di risorse a disposizione degli Enti gestori a seguito dell’effetto combinato della decurtazione dei contributi e dell’indebolimento dell’Euro nei confronti del Franco Svizzero.
“Prendo atto – egli ha aggiunto – che il Governo non si può fare carico dei rischi di cambio pagando i contributi in valuta e che la loro erogazione va intesa come contributo alle risorse proprie degli Enti, ma tengo a ribadire l’assoluta peculiarità della situazione contingente do-vuta alla decisione della Banca Centrale Svizzera. Auspico perciò che per una situazione og-gettivamente straordinaria si cerchino soluzioni altrettanto straordinarie”.
“Nel momento in cui si registra un interesse sempre maggiore per lo studio della lingua italiana – che si conferma tra quelle maggiormente studiate nel mondo – sarebbe veramente un peccato lasciarsi sfuggire l’opportunità di assecondare questa domanda sempre crescente”.
“Confido che le assicurazioni del Sottosegretario – conclude Tacconi – siano presto confortate da iniziative concrete per garantire la stabilità e la continuità dei corsi attualmente attivi in Svizzera”.
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