Massimo D’Alema sigla la pace, a sorpresa, con Matteo Renzi e si dice addirittura pronto ad ”aiutarlo” nella difficile missione delle riforme, gettando alle ortiche rancori e risentimenti Tutto questo per quel ”senso di responsabilita”’, al quale richiama tutto il partito. Questo perche’ – spiega – un eventuale fallimento del governo Renzi ricadrebbe sull’intero paese. Una certa freddezza, invece (anche questa a sorpresa) nei confronti di Enrico Letta che, a suo giudizio, avrebbe perso il treno del rilancio dell’azione di governo autocondannadosi al logoramento.
Il presidente della Fondazione Italianieuropei, ha rotto il lungo silenzio solo questa sera ospite di Otto e mezzo su La7. Nessuna sorpresa da parte di D’Alema per la dinamica che ha portato Renzi a palazzo Chigi. Anzi l’ex premier ha rivendicato di aver azzeccato in pieno tutte le previsioni sulle mosse di Renzi.
”Come era prevedibile, Renzi ha usato il Pd come trampolino per arrivare a palazzo Chigi, ha realizzato il vero programma delle primarie, ora sento il dovere di dargli una mano”: ha detto D’Alema. ”Io pensavo che al congresso avremmo dovuto scegliere un segretario del partito, non un presidente del Consiglio”, ha chiosato invitando pero’ ora tutto il partito a remare nella stessa direzione. ”Chi ha senso di responsabilita’ deve evitare che il governo si concluda con un fallimento”. ”Il governo Letta – ha quindi osservato – ha incontrato diverse difficolta’ e il presidente del consiglio avrebbe dovuto reagire con piu’ tempismo, doveva rilanciare l’azione del governo, ha temporeggiato troppo e in una situazione logorata Renzi ha realizzato il suo obiettivo arrivare a palazzo Chigi”. D’Alema ha quindi spinto il Pd e quanti, soprattutto nell’entourage lettiano, considerano Renzi un traditore a deporre le armi: ”La situazione del paese e’ talmente grave che il maggior partito tutto puo’ permettersi meno che polemiche retrospettive”’. ”Questo governo ha una missione, ossia realizzare alcune riforme, spero e cerchero’ di aiutarlo a realizzarle”, ha detto ancora un D’Alema ‘angelicato’. Quanto ai tempi per condurre in porto l’operazione-riforme, D’Alema ha osservato: ”Se ci riuscira’ nel 2017 o il 2018 non si puo’ sapere ma l’importante e’ avere risultati. Certo il programma di Renzi e’ pluriennale…”.
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