Appiano Gentile quest’oggi non ospitera’ i nerazzurri per il consueto allenamento. I ragazzi di Stramaccioni, infatti, dopo la vittoria di ieri contro la Juventus si sono meritati una giornata di riposo. Torneranno in campo domani, perche’ gli impegni europei chiamano. L’Inter giovedi’ dovra’ affrontera’ il Partizan Belgrado in trasferta, gara di ritorno della fase a gironi di Europa League. I nerazzurri sono al comando della classifica del Gruppo H con 7 punti, a pari merito dei serbi. L’obiettivo della stagione e’ arrivare lontano in Europa e in campionato. Con la vittoria per 3-1 allo Juventus Stadium, inviolato fino a ieri, l’Inter ha compiuto un’impresa. Nessuna esaltazione, solo la presa di coscienza che questa squadra ha le carte in regola per conquistare lo scudetto, o comunque per lottare con quella che fino a ieri, era la squadra imbattuta, la Juventus (49 gare senza sconfitte). "Vincere a Torino non e’ stato facile – ha detto capitan Zanetti – La forza del gruppo e’ che tutti ci sentiamo importanti, siamo uniti. Ora dobbiamo gestire l’entusiasmo. Abbiamo vinto, ma e’ tutto qui. Ci sono altre partite a disposizione e il nostro obiettivo e’ arrivare ad aprile ad essere protagonisti e a poter continuare a lottare. Dovremo proseguire con questa marcia e sappiamo di dover lottare con grandi squadre come la Juve e il Napoli in un campionato equilibrato. Lo scudetto? Sono consapevole che siamo una squadra nuova, abbiamo fatto passi importanti, ma ci manca tanto. Ci crediamo perche’ ci sono i presupposti per far bene, ma e’ presto. Puo’ succedere di tutto".
La bandiera nerazzurra ha parlato anche del suo allenatore: "Stramaccioni come Mourinho? Non bisogna fare paragoni. Lui sta facendo il suo percorso e sta facendo bene. Dimostra la sua personalita’, per come prepara le partite e come parla. Fin da subito si e’ messo a disposizione con umilta’. Con noi "anziani", ossia con me, Cambiasso, Samuel e Milito c’e’ un confronto continuo". Stramaccioni che, al termine della partita, si e’ tolto i sassolini dalle scarpe. Alla vigilia era stato impeccabile, smorzando le polemiche sulle sviste arbitrali, sottolineando come fino a quel momento non avesse percepito arbitraggi a favore della Juventus. Dopo l’errore clamoroso del guardalinee nel gol in fuorigioco dei bianconeri ha detto: "Il fuorigioco di Vidal?
Meglio non commentare, non parlo di arbitri, ho fatto un fioretto. Qua sento sempre ‘sul campo, sul campo’ e noi abbiamo vinto sul campo". A farlo arrabbiare maggiormente sono state le dichiarazioni del dg Marotta prima del fischio di inizio della partita: "Mi hanno dato fastidio le parole di Marotta prima della gara, l’ironia con la quale si riferiva al nostro gioco. Era un commento ironico sulla nostra "spensieratezza tattica", sul nostro tridente. Chissa’ se ora la pensa allo stesso modo?". Immediata la replica di Marotta: "Spensieratezza? Era un complimento, ci vuole coraggio a giocare a Torino con tre punte. Sono stato frainteso, il mio non era un intento ironico. Stramaccioni vuole fare polemica".
In chiusura il commento del presidente nerazzurro, Massimo Moratti che non riesce a nascondere la sua soddisfazione, ma resta cauto: "Una vittoria arrivata dopo aver subi’to un’ingiustizia. Ora sono felice perche’ da una stagione che sembrava di passaggio, la situazione si e’ fatta interessante. Aspettiamo pero’ a parlare di obiettivi scudetto". Intanto questa Inter, ha acquistato di diritto l’etichetta di "anti-Juve".
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