“Le preoccupanti notizie sull’aggravarsi della situazione in cui è piombata la comunità italiana in Venezuela – che ci giungono dai circoli UIM e dagli operatori ed operatrici delle sedi del patronato ITAL UIL attivi in questo Paese sudamericano – non possono lasciarci indifferenti: né come italiani, né, tantomeno, come persone impegnate attivamente da lustri nella difesa e la tutela delle nostre comunità emigrate”. Così in una nota Mario Castellengo, presidente UIM.
“Da un lato vi è, infatti, in Venezuela una situazione politica e sociale ormai al collasso con mancanza di prodotti indispensabili per la vita quotidiana e, dall’altro, vi è pure una insicurezza sempre più diffusa dovuta a microcriminalità con furti, rapine e sequestri lampo che spesso finiscono in tragedia (negli ultimi mesi anche dieci italiani hanno perso la vita). In questo contesto si aggiunge il dramma per tanti pensionati italiani che, con le loro famiglie, devono sbarcare il lunario con la pensione italiana ottenuta in convenzione italo-venezuelana e che da tempo – per via del cambio ufficiale tra euro e la moneta locale il bolivar, un cambio del tutto farlocco – si sono visti privare da parte dell’INPS del diritto alle connesse prestazioni sociali che consentivano loro di percepire un importo di pensione decoroso per vivere in Venezuela. Pensionati che stanno affollando quotidianamente gli uffici di patronato per protestare affinché lo Stato italiano provveda a porre fine all’applicazione di questo cambio di valuta fasullo che li sta portando alla fame”.
Il problema è conosciuto molto bene dalle autorità italiane competenti. Anche alcuni eletti all’estero, Fabio Porta (Pd) e Ricardo Merlo (MAIE) si sono interessati al caso. Castellengo continua: “Al popolo venezuelano ed in particolare alla comunità italiana che vi risiede esprimiamo la nostra solidarietà con l’auspicio che la situazione politica ed economica del Paese migliori al più presto. Ma, nel frattempo, riteniamo che, nell’ambito delle sue possibilità, l’Italia possa andare incontro alle esigenze più immediate della nostra collettività facendo appello al nuovo CGIE, che si insedierà nei prossimi giorni, affinché da parte sua solleciti il governo italiano in tal senso”.
“Ma ci sia consentito di esprimere anche la nostra solidarietà e, soprattutto, il nostro ringraziamento a tutte le operatrici e gli operatori dell’ITAL UIL e degli altri patronati che in Venezuela, in questo periodo stanno subendo enormi pressioni da parte dei pensionati italiani che, pur erroneamente, vedono in loro i rappresentanti” dell’INPS e, financo, dello Stato italiano. Una ulteriore conferma – conclude il presidente UIM – dell’importanza che rivestono i patronati all’estero per i nostri emigrati e che dovrebbe far riflettere quanti non perdono occasione per metterne in discussione la loro presenza facendogli le pulci sulla loro attività quotidiana”.
































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