Voto all’estero: qual è il termine entro cui devono votare gli italiani all’estero? Sembra una domanda semplice, ma non è così. C’è tanta confusione intorno al voto degli italiani nel mondo, confusione amplificata da certa stampa nazionale che – come ormai sappiamo – non è mai troppo attenta a tutto ciò che riguarda l’universo dei connazionali residenti oltre confine.
Aldo Di Biagio, candidato al Senato con la lista Monti nella ripartizione estera Europa, mette tutti sull’attenti: occhio, la vera scadenza è il 21 febbraio, alle ore 16.
In una nota, il deputato scrive: “Sui vari quotidiani nazionali si continua a ripetere che l’ultima data utile per consegnare i plichi elettorali al Consolato sia il 14 febbraio, qualche candidato ripete che la scadenza sia il 18, ma tutti sembrano dimenticare cosa dice esattamente la legge. Voglio tranquillizzare pertanto tutti i connazionali, ricordando che i plichi elettorali dovranno arrivare al Consolato di riferimento entro le ore 16 (ora locale) di giovedì 21 febbraio, ovviamente devono essere spediti al Consolato in tempo utile per consentire il loro arrivo in quella data e non in ritardo”.
La data del 21 febbraio viene riportata anche sul sito del Ministero degli Affari Esteri, negli spazi informativi che riguardano il voto all’estero.
ItaliaChiamaItalia ha pubblicato nella scorse ore un video che spiega le modalità con cui votano i connazionali e che indica il 21 febbraio come scadenza del voto. Anche nel video messaggio che il capo della sezione consolare di Santo Domingo, dott. Olindo D’Agostino, ha inviato ai connazionali attraverso il nostro quotidiano online, si parla del 21 febbraio.
“Credo che la chiarezza venga prima di tutto – conclude Di Biagio – anche nella consapevolezza che creare confusione e diramare informazioni, talvolta in contrasto, rischia di incrementare le percentuali di astensionismo”. Giusto.
































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