Nichi Vendola, presidente di Sel, intervenendo alla Festa Democratica di Genova, ha detto: "Sono venuto a Genova a questa festa come il piu’ fedele e incazzato alleato del Pd. Ho sempre considerato il popolo democratico fondamentale per il cambiamento, ma sono incazzato perche’ considero le larghe intese un incubo e una palude. Vedo l’impotenza di un certo radicalismo ma anche il carattere inlanguidito e frigido di un riformismo che non riforma piu’ un fico secco".
Per Vendola “abbiamo perso le elezioni perché il centrosinistra, davanti all’espropriazione di vita e di diritti di cui soffriva la gente, ha continuato a guardare a Monti e alle ricette accademiche. L’ho detto tante volte a Bersani. Abbiamo fatto una campagna elettorale demenziale, senza dare speranza alla gente". Invece, “vinciamo quando diciamo che vogliamo mettere la patrimoniale". Un’ovazione ha accolto questa frase del leader di Sel.
"E’ stato un trauma per me quello che è accaduto dalle elezioni di febbraio in poi", ha spiegato Vendola, “non ho pensato di organizzare Sinistra ecologia e libertà per lucrare sulle contraddizioni del Pd. Non ho lottato per togliere lo 0,1 per cento al partito più grande. Mi sono battuto perché il centrosinistra potesse guardare al di là del proprio piccolo recinto. E il giorno in cui abbiamo eletto Piero Grasso e Laura Boldrini ai vertici delle Camere abbiamo dato una buona notizia all’Italia".
Vendola ha criticato i governi Monti e Letta: "Il dibattito ancora oggi è tutto sulla rimozione del presente. Dopo tre anni di governo Monti e Letta il Paese ha perso il 25 per cento di produzione industriale e la disoccupazione giovanile è altissima, è uno scandalo che per tagliare l’Imu si tagliano i servizi sociali". "C’e’ una condizione di poverta’ del Paese che e’ nuova, non c’e’ mai stata – ha aggiunto Vendola -, oggi il tema e’ l’impoverimento, il Paese sta precipitando nella poverta’ e questo e’ il problema dei problemi".
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