Tre buste con lettere minatorie e una polvere bianca sospetta, indirizzate ai sindaci di Susa e Chiomonte ed alla presidente dell’Ascom della valle di Susa, turbano la vigilia della presentazione del progetto definitivo della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, che verra’ illustrato giovedi’ a Roma, al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dalla commissione italo-francese e dall’osservatorio Torino-Lione. I bersagli delle intimidazioni sono due primi cittadini, Gemma Amprino e Renzo Pinard, messi all’indice dagli oppositori della Tav per la loro posizione favorevole all’opera, anche se i due sindaci hanno sempre sottolineato il loro impegno per limitare i disagi e ottimizzare i vantaggi alla Val di Susa portati dalla nuova ferrovia. Nel mirino anche Patrizia Ferrarini, contitolare dell’hotel Napoleon, l’albergo di Susa dove spesso hanno soggiornato tecnici impegnati nei lavori preparatori della futura Torino-Lione e forze dell’ordine.
Le quattro persone che hanno maneggiato le lettere – tre al Napoleon, una in Municipio a Susa – sono rimaste in isolamento fino a sera, mentre i campioni di polvere venivano analizzati all’Istituto Zooprofilattico di Torino. La busta di Pinard, avvisato dai carabinieri, non e’ stata aperta. L’ipotesi di reato, per il momento nei confronti di ignoti, e’ minaccia aggravata. Le lettere minatorie sono state firmate in modo provocatorio ‘Equitalia’. Gli inquirenti indagano tra le frange estreme del movimento No Tav.
Tutte le lettere contenevano lo stesso testo di minacce, aperte dalla frase ‘Il primo avviso e’ scaduto. Adesso passeremo ai fatti’. La busta destinata al sindaco di Susa e’ stata dapprima presa in consegna dagli addetti alla posta del Municipio e poi portata allo staff di Gemmma Amprino, quella indirizzata alla presidente dell’Ascom e’ stata portata in albergo da un suo nipote.
Ne’ Amprino ne’ Pinard, pur scossi, mostrano di lasciarsi intimidire: ‘Se non mettiamo coraggio – commenta la prima – non ci sara’ futuro per le generazioni a venire. Andro’ avanti anche se la novita’ e’ che, oltre a me, questa volta minacciano anche la mia famiglia’. ‘Prendersela pure con i nostri famigliari – aggiunge Pinard – e’ da vigliacchi e farabutti. Siamo soli in balia dei pazzi, ma continueremo ad andare avanti’.
Il governatore del Piemonte Roberto Cota auspica ‘una dura condanna e una chiara presa di posizione contro episodi come questi da parte di tutte le forze politiche e sociali piemontesi’; il sindaco di Torino Piero Fassino denuncia il ‘ripetersi di un copione vile e indegno che denuncia l’incapacita’ di dialogo di chi le ha fermate’. Il presidente della Provincia Antonio Saitta invita a ‘tenere alta la guardia perche’ – spiega – il clima di tensione esasperata che si respira in Val Susa rischia di produrre prima o poi qualche gesto sconsiderato’. Dopo le elezioni di fine febbraio, in Val Susa sara’ convocata una riunione straordinaria del consiglio provinciale: lo ha deciso il presidente Sergio Bisacca accogliendo la proposta bipartisan di maggioranza e opposizione.
Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, parla di ‘rigurgiti di terrorismo’ e un altro sindaco della valle, Antonio Ferrentino ammonisce: ‘Ancora un avvertimento mafioso, condannare non basta’.
































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