Niente da fare. La stretta all’utilizzo del contante, da molti indicata come una possibile panacea per la lotta all’evasione, non arriverà. Almeno non ora. Il rinvio al possibile arrivo della norma viene definito ”buonsenso” dal vice ministro per l’Economia, Stefano Fassina che per il governo segue l’iter della legge di Stabilita’. E’ una frenata vistosa se si considera che nel passato lo stesso Fassina era stato stretto collaboratore dell’ex ministro Vincenzo Visco che della tracciabilita’ dei pagamenti aveva fatto una bandiera anti-evasori.
Ad accennare all’ipotesi di un intervento per limitare l’uso del contante, che gia’ oggi non puo’ essere utilizzato per pagamenti superiori ai 1.000 euro, era stato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. A lui, con un tweet aveva risposto il vicepremier Angelino Alfano aveva espresso chiaramente la propria contrarieta’: ”Noi la pensiamo all’opposto di lui: occorre aumentare l’uso del contante e contrastare l’evasione consentendo di conservare scontrini e fatture e scaricare tutte le tasse. In America funziona e funzionerebbe anche qui”. Ma a dirsi favorevole ad una ‘stretta’ sull’uso del contante e’ anche l’altro ministro tecnico, il titolare del lavoro Enrico Giovannini. Del resto, proprio una struttura ”tecnica” come la Corte dei Conti qualche mese fa aveva chiesto di rafforzare, lameno nella patte della limitazioni all’uso del contante”, le misure per la lotta all’evasione legate alla tracciabilita’ dei pagamenti. Il tema pero’ divide. Il relatore alla Legge di Stabilita’, Antonio D’Ali’ (Pdl), definisce ”inopportuna” una decisione su questo fronte, visto che ”quella sul contante e’ una polemica che aggiungerebbe difficolta’ a una legge che gia’ deve essere modificata”.
Contraria ad una ulteriore stretta anche il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. Per Deboah Bergamini (Pdl) "la boutade sulla riduzione del limite per l’uso dei contanti, lanciata ieri da Saccomanni e sostenuta oggi da Giovannini, piu’ che una proposta sembra un diversivo dai problemi veri sul tavolo: una legge di stabilita’ che scontenta molti”. Di certo il tema interessa i commercianti. La Confesercenti guarda la vicenda dal proprio punto di vista. "L’ipotesi di tornare a ridurre l’uso del contante ancora una volta fa colpevolmente dimenticare la vera priorita’ – afferma – che e’ quella di tagliare drasticamente i costi della moneta elettronica per imprese e cittadini".
































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