Un megastore tutto dedicato ai prodotti tipici italiani. E non poteva che essere un successo in America. Eataly, quella formula semplice, inventata dall’imprenditore italiano Oscar Farinetti, sta facendo impazzire, di gioia, gli americani. Semplice perchè si tratta di riscoprire i prodotti tipici italiani, ma al tempo stesso ingegnosa, perché l’autentico gusto nostrano si era perso in Italia e non si era mai assaporato completamente negli USA. Nel 2010 così ha aperto il primo Eataly statunitense, il megastore, il paese della cuccagna per chi vuole cibo con sapore e origini italiane. Un successo a New York: si trova a Manhattan e nel secondo anno di operazioni ha avuto sette milioni di visitatori. Lì c’è il pane, ci sono i dolci, la pasta, il pesce, il vino, la frutta e la verdura che, messi uno dietro l’altro, hanno portato al grande successo. Con Farinetti, l’inventore, ci sono poi Mario Batali Lidia e Joe Bastianich i quali, profondi conoscitori del mercato USA, con vincoli enormi con l’Italia, da un fornello all’altro hanno fatto sì che il loro impero gastronomico, fatto di ristoranti, libri, tv e tutto ciò che fa spettacolo in cucina, si arricchisse ancora di di più. Così da New York adesso, a fine mese, si passerà a Chicago, dove Eataly sta per aprire il secondo punto. Un nuovo megastore per la gioia dell’Illinois, ancora più grande in dimensioni di quello di New York: saranno oltre 5.000 metri quadrati, nell’edificio che prima ospitava Espn Zone Sports bar, su due piani con otto ristoranti. A Chicago ci sarà anche Baffo, un nuovo ristorante, figlio di Babbo, il celeberrimo locale che si trova nella ‘Big Apple’. Qui si cercherà di unire la gastronomia italiana a quella americana, mentre Eataly, nel suo insieme manterrà le caratteristiche che l’hanno portata al successo.
Con una novità che si preannuncia già un trionfo, ci sarà il bar Nutella, sì tutto vero e pronto a partire: ci si potrà sedere e gustare la delizia della Ferrero come si vuole, dai semplici toast alle crepes fino a snack creati appositamente dal barista o su suggerimento del cliente. Una news che comincerà da Chicago e che, vista la passione con la quale la Nutella è seguita anche negli USA, è probabile che avrà presto seguaci. È solo l’ultima delle trovate di quel genio della gastronomia che è Mario Batali, capace, sotto il segno del ‘made in Italy, di creare un impero che va da New York a Los Angeles, fatto di ristoranti che sono ai vertici delle classifiche e che sono pieni tutti i giorni.
Come un po’ il successo di Eataly a New York, con file sulla Fifth Aveneu, che sicuramente avranno le loro repliche anche a Chicago, perchè negli Stati Uniti, prima d’ora non esisteva nulla di simile. E poi se si aggiunge anche il bar della Nutella, allora il pienone è assicurato. New York già un punto di riferimento da ormai due anni, Chicago pronto a diventarlo, ma all’orizzonte ci sono altre due grandi città, Los Angeles e Boston. In California negli ultimi mesi le voci, per quello che riguarda la location, dove si aprirà la nuova Eataly, si stanno rincorrendo, da un angolo all’altro della città e l’ultimo sussurro, anzi grido, parlava di un’ala nuova, da costruire al Westfield Century City Mall, anche qui di dimensioni da super megastore. Conferme non sono arrivate, Mario Batali ha detto solo che la sede deve essere ancora trovata. Ma di sicuro anche LA avrà la propria Eataly. E per tornare all’Est, c’è pure Boston tra gli obiettivi. È da un anno infatti che si sta cercando la sede adatta. "Pensiamo che Boston possa essere una grande città per Eataly – ha detto Adam Saper, partner della società, colui che si occupa dello sviluppo e del finanziamento – e vorremmo farlo il prima possibile, ma l’aspetto fondamentale è di trovare il posto che si adatti al nostro investimento nel miglior modo possibile". Finora interessi sono stati mostrati verso Quincy Market e Back Bay, ma ancora non si è giunti a nessun accordo, il che significa che prima del 2015 non si arriverà all’apertura di un nuovo Eataly. "Il problema – ha aggiunto Saper – a Boston come in altre città, è quello di trovare edifici nelle vicinanze del centro capaci di ospitare grandi mercati".
Eataly, la gastronomia italiana, è un grande business: la sede di New York, in 4.500 metri quadrati ospita sette ristoranti, due coffeehouses, rivendita vini, pesce e formaggi, panificio e macelleria, lì si può acquistare tutto, dalla coppa di gelato al piatto di pasta, oppure sedersi e mangiare. Per aprire il primo Eataly negli States sono serviti 20 milioni di dollari, ma in due anni gli introiti hanno già superato i 150 milioni. Numeri che da soli spiegano perchè di Eataly siamo appena all’inizio.
































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