A quanto pare per Silvio Berlusconi i guai non finiscono mai. Il Cavaliere è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. L’uomo di Arcore avrebbe “comprato” il senatore Sergio De Gregorio – passato dall’Idv alla maggioranza berlusconiana nella scorsa legislatura – per 3 milioni di euro.
Ad indagare sulla vicenda sono sempre i soliti pm, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, insieme ai pm della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio.
Secondo quanto si apprende, risulta indagato nella stessa inchiesta anche l’ex direttore del quotidiano L’Avanti, Walter Lavitola.
Il PdL naturalmente fa quadrato intorno al proprio leader. Per Daniele Capezzone, portavoce del partito, “prosegue un festival giustizialista contro Silvio Berlusconi. Si vuole continuare cosi’? Gli italiani hanno ancora una volta tributato a Berlusconi un enorme consenso, che fa giustizia di troppi attacchi politici, mediatici e anche giudiziari. Nessuno pensi di rovesciare per via giudiziaria cio’ che gli elettori hanno deciso nelle urne".
Anna Maria Bernini, deputata e portavoce vicario del Popolo della Libertà, ritiene che le Procure vogliano “sovvertire il voto democratico”, mentre Sandro Bondi, senatore PdL, assicura: “combatteremo per difendere Berlusconi e la democrazia”.
Maurizio Lupi, vicepresidente PdL alla Camera, commenta: “La notizia di Berlusconi indagato, a due giorni dal risultato elettorale, in un paese normale avrebbe veramente dell’incredibile e susciterebbe indignazione. In Italia rischia di diventare purtroppo un’abitudine".
Alessandra Mussolini, senatrice pidiellina, parla di “inquietanti accuse a orologeria”, mentre Maria Stella Gelmini ritiene le indagini “assurde e grottesche”.
































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